Il Palio dipinto da Tino Stefanoni in qualche modo, l’aveva previsto, dipingendo una notte stellata, senza tempo, sopra la Chiesa di Santa Maria Infraportas: simbolo del rione Cassero al pari della Torre Merlata. Era partito con i favori del pronostico, Luca Innocenzi, il Pertinace della contrada di via Cortella, giovane folignate venticinquenne che vinse proprio lo scorso anno la Giostra della Sfida, in sella alla sua affidabile Naval War purosangue inglese di 4 anni. Il binomio esce così nuovamente cinto d’alloro dal Campo de li Giochi. Meritato quindi il successo dei casserini, anche se – per dovere di cronaca – potremmo anche dire che la 99° Quintana è stata gettata alle ortiche dal binomio bianco rosso del rione Croce Bianca: il Fedele messer Lucio Antici da San Gemini sulla ferrari di Giostra Scala Minore (detentrice del record di pista) è stato protagonista della serata, il Palio era già virtualmente nella sede di via Butaroni, ma i sogni di gloria si sono andati ad infrangere contro l’ultimo anello, quello in versione ridotta da soli 5 centimetri che è risultato fatale. Dopotutto, la Quintana si sa: è figlia del Dio Marte e della Dea Fortuna e Innocenzi ha saputo unire velocità a precisione e affidabilità. Ma facciamo un passo indietro e riprendiamo il film della Sfida dalla prima tornatache ha vinto uscire di scena ben quattro rioni. Subito fuori Riccardo Conti il Baldo del Morlupo con Burika per aver mancato il secondo anello da 8 centimetri, poi ad abbandonare la scena, Massimo Gubbini del rione Spada in sella alla debuttante La Petissa che va ad abbattere una bandierina all’altezza della tribuna figuranti. E’ ricca di colpi di scena la prima tornata: anello fatale pure per il marchigiano Emanuele Capriotti, campione in carica del rione Ammanniti su Ripanera, che lascia appeso alla statua del Dio Marte il primo bersaglio, così come Giancluca Chicchini del Contrastanga su Il Tiranno. E pensare che tutti temevano gli anelli dell’ultima tornata, in versione sempre più ristretta a 5 centimetri. Passano la prima selezione solo in sei, ma alla prova degli anelli da 6 centimetri viene stoppato Emanuele Filippucci, Ardito del rione Badia che ha giostrato di nuovo sull’esperta Street Boogie che non riesce a centrare il secondo anello. La finale se la contenderanno in 5 e 5 è anche il diametro degli anelli che il Dio Marte tiene in pugno. Va male per il binomio grottino, Daniele Scarponi in sella all’esordiente Dorillas prende soltanto il primo anello, due anelli mancati anche per Michelangelo Fondi del rione La Mora. E’ quindi la volta del rione Pugilli con Lorenzo Paci su Go Betty Go: il binomio dell’Aquila Nera è il primo a concludere senza penalità la Giostra della Sfida 2008 e attende gli ultimi due a scendere in pista. La finale l’abbiamo già raccontata: finirà con il rione Cassero sul podio ed i puellari che si dovranno accontentare del secondo posto. Il Croce Bianca che si consola con il premio Memorial Pacini per il giro più veloce. Questa quindi la classifica finale: Cassero, Pugilli, Croce Bianca, La Mora, Giotti, Badia, Spada, Ammanniti, Morlupo e Contrastanga. Ed ora ci si prepara alla rivincita: arrivederci a settembre.
16/06/2008 11:14
Redazione