“Mi chiedo se il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, si sia reso conto delle parole che ha pronunciato sul palco in Piazza Martiri della Libertà durante la serata di sabato dei “Giochi de le Porte”. E se si fosse reso conto di quelle che ha scritto in un post sui social, perché non è vero che le ‘chiacchiere le porta via il vento’, ma spesso restano registrate e scritte”. Ad affermarlo il capogruppo Lega in consiglio comunale Alessia Raponi. “Un discorso inopportuno e completamente fuori luogo, - prosegue - da campagna elettorale anticipata, che ha inneggiato alla sua persona come decisiva nella scelta dello svolgimento della manifestazione, come se le autorità a lui sovraordinate, sotto emergenza Covid-19, non contassero nulla. Autorizzazioni di autorità superiori o meno, egli sarebbe andato per la sua strada perché ‘quando si mette in testa una cosa la porta avanti’. Solo alla fine del suo discorso ha avuto il barlume e quel minimo di buongusto di ringraziare l’operato dei portaioli. È stato, il suo, un discorso assolutamente divisivo, pronunciato solo a favore di alcuni cittadini, quelli che hanno partecipato ai Giochi e non rispettoso delle differenti idee e scelte. Infatti non si doveva schierare con o contro alcuno, non doveva prendere ad esempio negativo quella parte della popolazione che sta legittimamente portando avanti la battaglia in difesa della nostra acqua. Essi non stanno “facendo un pic-nic o una scampagnata”, come il sindaco ha detto, schernendoli. Nei limiti della legalità ognuno ha, ancora, il diritto di pensare, dire e fare scelte in base alla propria autodeterminazione ed un sindaco che si colloca solo dalla parte di chi gli fa comodo non si può definire il sindaco di tutti. Il suo discorso avrebbe dovuto unire e, invece, ha diviso la città senza motivo. Per la serie: quando uno si crede di essere un sindaco ma non lo è”.