“Ancora una decisione in totale autonomia quella del sindaco Presciutti che nella candidatura di Gualdo Tadino a ospitare la Rems (struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi) non coinvolge non solo la città e nemmeno il consiglio comunale”. L’intervento è del consigliere comunale della Lega di Gualdo Tadino, Alessia Raponi. “Nel prendere una decisione come questa sarebbe stato corretto fare una valutazione basata non solo sull’opportunità economica, come dice lo stesso sindaco nell’ottica di ristrutturazione dell’ex-carcere, ma sull’impatto che tale scelta può avere sul fattore sicurezza - prosegue - E’ evidente che il tema andava discusso e condiviso con la comunità gualdese in un consiglio comunale aperto, ma Presciutti non l’ha fatto, dimenticandosi, ancora una volta, di essere un sindaco che amministra una città e non un uomo solo al comando”. Vorremmo capire, inoltre, come mai l’immobile che lo stesso primo cittadino riconosce - solo ora - come “degradato” possa aver ospitato i giovani con disabilità della cooperativa “Il Germoglio” – afferma Raponi – Se ne deduce che, per Presciutti, una struttura degradata può andar bene per i disabili ma, per i carcerati occorre farne una nuova di zecca. Fa proprio bene la sua maggioranza, nelle risposte che danno alla Lega, a descriverlo come un sindaco “che parla col cuore”. Al momento, peraltro, i genitori dei disabili non conoscono la futura collocazione dei propri figli, né i tempi del loro spostamento. Nel caso in cui si dovesse pensare ad una loro sistemazione presso la futura “Cittadella della salute”, bisognerebbe solo sperare che i tempi di ristrutturazione dell’ex carcere e dell’ex Ospedale Calai coincidano. Un fatto improbabile, che genera comprensibile preoccupazione nelle famiglie dei giovani disabili”.