Vince l’astensionismo nella tornata referendaria del 12 e 13 giugno, vince il disinteresse per il voto che infondo non è novità quando si parla di referendum o forse vince l’appello a non recarsi alle urne fatto dalla Cei, la conferenza episcopale italiana e dal comitato scienza e vita costituitosi appositamente per salvare la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, una legge imperfetta secondo il promotori del non voto ma pur sempre un limite contro il vuoto normativo. Perdono i promotori del sì, quelli che vedevano il progresso in questi 4 referendum abrogativi di articoli della legge 40 ritenuti obsoleti e vincolanti per il prosieguo della ricerca scientifica contro malattie oggi difficilmente curabili e per soddisfare le giuste aspettative di coppie in difficoltà.Chi è andato a votare lo ha fatto principalmente per dire sì anche se non sono mancati voti per il no, di quelli che in sostanza hanno rigettato l’appello al disimpegno chiesto da pi parti. In Alto Chiascio Gubbio non supera il 23 %, facendosi superare anche da Fossato di Vico, comune di recente recuperato alla sinistra, che si assesta sul 24,5%, ma soprattutto da Sigillo e Costacciaro che con la loro percentuale votanti oltre il 30% battono il dato provinciale fermo al 28 e si confermano realtà con una forte base di popolazione vicina all’area politica di riferimento del sì, ovvero la sinistra. Percentuali minori di Gubbio le ha riportate solo Gualdo con il suo 22,7 % e Scheggia fanalino di coda con il suo 19, 4 in linea con un governo della città di centro destra che a livello nazionale si è allineato con i cattolici. Nel dettaglio del voto a Gubbio come a Gualdo i primi tre quesiti legati alla sperimentazione scientifica sugli embrioni e all’ampliamento della sfera dei diritti sul campo della fecondazione hanno visto un voto no all’incirca uguale mentre sull’ultimo, la possibilità di consentire la fecondazione eterologa gli eugubini e i gualdesi promotori del sì si sono assottigliati, indice forse anche per i più conviti sostenitori del progresso della necessità dell’esistenza di un freno in una materia che riguarda la vita umana.