Paolo Barboni e Giuseppina Bonerba. Sono i nomi che il Partito Democratico di Gubbio ha scelto di candidare per le prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre e che ha presentato alla presenza di Ubaldo Casoli, Marco Cardile e Domenico Aloi. "Abbiamo puntato su candidati di esperienza – ha spiegato Ubaldo Casoli - perché pensiamo che di fronte a tante proposte, anche improvvisate a volte, la politica debba garantire esperienza e competenza. Offriamo alla città queste proposte e ci auguriamo che su queste possa riflettere, perchè hanno una seria possibilità di rappresentare Gubbio in consiglio regionale"."E' arrivato il momento che il territorio intorno a Gubbio cominci ad avere una rappresentanza che non è più presente da tempo – ha dichiarato il capogruppo del PD in consiglio comunale Marco Cardile – E' arrivato il momento che Gubbio e che tutto l'Alto Chiascio tornino ad essere rappresentanti e che abbiano la dignità politica che meritano. E ci sia attenzione sui tanti temi, in particolare l'ambito sanitario. La sanità sarà il primo punto attenzionato in quanto la situazione comincia ad essere delicata. Insieme faremo capire quale è il nostro progetto per una sanità pubblica e universale". Ad intervenire anche Domenico Aloi "Il PD di Gubbio in vista delle elezioni si era posto con due obiettivi: trovare rappresentanti capaci di risolvere le problematiche del territorio dell'alto Chiascio e avviare il progetto di riunificazione della sinistra portando il partito al centro del dibattito politico di Gubbio e della fascia appenninica. Abbiamo trovato – ha detto - due ottimi candidati per realizzare questi due obiettivi. Sarà un percorso lungo difficile e tortuoso, ma speriamo che la strada venga intrapresa e compresa". Parola dunque ai candidati. Barboni ha spiegato il perchè del proprio impegno: "A causa di meccanismi di visione ristretta, il PD rischiava di non avere candidati. Questo non è un percorso che termina il 18 novembre, ma che deve portare a raccogliere queste esperienze e questo associazionismo frazionato di sinistra per dare vita ad un nuovo PD: un contenitore dove il confronto è la base, e non il numero di tessere per nominare gli amici stretti. Bisogna avere idee e raccordo stretto con la città e il territorio. Rabbrivisco – ha detto ancora Barboni - che un territorio come il nostro, orientato a valori progressisti, si sia presentato con 4 candidati alle ultime amministrative e nessuno sia riuscito ad arrivare al ballottaggio. I ragionamenti "di città" sono da superare. Quando con Pinacoli mettemmo le basi per l'ospedale unico la logica fu proprio questa. Ci fu coraggio. In altri casi no, come nel raddoppio della Orte Falconara. E però si perdono occasioni se non si ha la lungimiranza. Guardare più avanti è indispensabile se no ti trovi fuori competizione. Non si deve più ragionare come città, ma come territorio, come area interna. Quando c'è un problema – ha concluso Barboni - bisogna dare una risposta anche se va contro qualche canone di destra e di sinistra. È questo l'impegno che ci prendiamo". A chiudere gli interventi la professoressa Giuseppina Bonerba, docente all'Università di Perugia. "Il nostro impegno – ha spiegato – si è reso necessario e penso sia importante che tutti ci adoperiamo al meglio per il presente e il futuro di questa Regione. Due concetti d'ordine: innovazione e restiamo umani. Questo deve ispirare il nostro operato. Il modo di fare politica va innovato. L'innovazione è necessaria per la Regione e per l'Italia nell'amministrazione. La burocratizzazione a tutti i livelli ci sta uccidendo. La macchina burocratica si sta arrotolando su se stessa, creando procedure sempre più complicate, ma questo rallenta il paese. Oggi abbiamo tutti i mezzi, ma è fondamentale innovare il modo di concepire le cose. E poi dobbiamo restare umani – ha riferito ancora Bonerba - In sanità soprattutto. Nella nostra regione pazienti oncologici non possono scegliere un medico unico. Non viene in altre parole garantita continuità. Manca umanità. Lo stesso vale per l'immigrazione, per l'università. Noi dobbiamo rinnovare il modo di fare politica tenendo sempre di vista i valori di umanità. Questi saranno i nostri principi ispiratori".