La bolletta della Tari da qui al prossimo anno, per tutti i Comuni che conferiscono a Gesenu, potrebbe essere più cara, e non di poco, ma del 30% rispetto a quello che si paga attualmente. L'allarme lo ha lanciato il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti nell'incontro che serviva a presentare il bilancio di fine mandato di Esa, la società a intero capitale pubblico di Gualdo Tadino e Fossato di Vico che il prossimo 28 aprile andrà al rinnovo delle cariche. La bolletta dei rifiuti potrebbe essere più salata non a causa di Esa, che piuttosto virtuosamente ha fatto scendere la Tari dal 2013 al 2017 , ma per via delle richieste di Gesenu. La società partecipata del Comune di Perugia, a cui obbligatoriamente tutti i Comuni di Ati 1 e Ati 2 conferiscono Rsu, ovvero l'indifferenziato, ha presentato una richiesta di aumento per tonnellata di rifiuto conferito pari al 150 euro ( oggi se ne pagano 109 , nel 2005 erano 66 ). L'aumento si riversebbe sulle tasche dei cittadini a caduta libera: solo Gualdo Tadino dovrebbe ridistribuire tra gli utenti 130 mila euro annui di maggior costo di smaltimento. Presciutti ha chiesto in sede Auri, ovvero il neonato ambito regionale di gestione rifiuti, che l'aumento venga respinto, lanciando una proposta : far gestire i rifiuti dell'Umbria da un unico organismo composto da tutte le società interamente pubbliche , dalla tifernate Sogepu alla folignate Vus, passando per Esa e la ternana Asme.
Intanto il sindaco attende a maggio la sentenza d'appello contro la gara d'appalto bandita dall'Ati 1 per la gestione dei rifiuti in tutto l'ambito dell'Alta Umbria, una gara definita poco trasparente , che taglia via società come Esa a discapito di grandi realtà che, vedi il caso Gesenu, sono nel mezzo di una vicenda giudiziaria. Esa, di contro, chiude il triennio di cda presieduto da Alessio Cecchetti, con accanto i consiglieri Salvatore Zenobi e Francesca Meccoli, quetsi ultimi dipendenti comunali, con 100 mila euro di utili, una raccolta differenziata oggi oltre il 60 % grazie anche all'estenzione del porta a porta a tutte le frazioni, una riduzione del costo di gestione rifiuti dal 2013 ad oggi di 160 mila euro circa seguito da una diminuzione della bolletta pro capite di 19,38 euro. Da segnalare anche l'apertura di una nuova isola ecologica e prossimamente un centro di riuso, mentre la lotta ai furbetti dell'abbandono facile è in pieno svolgimento grazie al contributo della Forestale che in 10 gg ha beccato, con le sue fototrappole, 4 soggetti , elevando multe da 300 a 500 euro. Il futuro di Esa? Il 28 aprile l'assemblea dei soci individuerà un nuovo amministratore, anche se è possibile che venga riconfermato l'attuale Cecchetti come amministratore unico impossibile per legge, invece, continuare ad utilizzare nel cda dipendenti comunali. Per il resto tutto dipende dalla sentenza di maggio, in attesa della quale Esa resta appesa, impossibilitata a progettare , anche finanziariamente, il suo futuro, i suoi invetsimenti, i suoi traguardi.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/04/2017 18:28
Redazione