Basta un giro veloce di campo dell'arbritro e dei capitani, per decretare l'impraticabilità del campo e il rinvio della gara tra Nestor e Città di Castello. Al di là però del calcio giocato qualcuno prima di andarsene dall'Alberto Checcarini di Marsciano ha qualcosa da dire: "Da domani lascio la presidenza" così esordisce Rizzuto, ormai ex presidente del Città di Castello e visibilmente commosso continua "non so quale sarà il gruppo che subentrerà. Lascio per il bene di tutti, dei giocatori, della società, stanno lottando contro tutto e tutti, non è giusto che paghino questo pegno. E' stato un chiaro boicottaggio politico. E' stato il consiglio comunale che ha stabilito di non darmi la concessione, di farmi pagare i campi e di mettermi così nella condizione di lasciare. Dal punto di vista civile e penale i miei legali stanno lavorando come devono, perchè qui qualcuno dovrà subire le conseguenze. Quest'estate sono stato invitato in comune per una riunione alla presenza del sindaco, la quale mi ha informato della richiesta di acquisto della società senza indicarmi chi fossero gli acquirenti, ad un prezzo che peraltro, altri avevano stabilito. Da quel momento si è perpetrata una quotidiana situazione tesa a creare solo problemi. Questo è un calcio malato, far entrare la politica significa ammalarlo ancora di più. Chi ha la pazzia di investire su questo campo dovrebbe essere tutelato, non osteggiato".