San Giovanni da Lodi torna nella sua città natale

Alla vigilia della festa della Traslazione di Sant’Ubaldo, celebratasi nella basilica dedicata al patrono di Gubbio, un altro santo della tradizione religiosa cittadina è stato traslato nella sua città di origine. A conclusione del IX centenario di San Giovanni da Lodi, celebrato nella diocesi di cui fu vescovo dalla fine del 1104 fino al 7 settembre dell’anno successivo, le spoglie mortali del santo sono tornate nella sua città natale. L’anno centenario si era aperto a Gubbio con l’esumazione della salma sostanzialmente incorrotta, con la vestizione con paramenti pontificali nuovi dello stile del tempo, con una breve “peregrinatio” nelle parrocchie vicino allo storico monastero di Fonte Avellana in cui il santo fu eremita alla scuola di San Pier Damiani e di cui in seguito fu priore. Dopo una sosta nella chiesa di San Francesco a Gubbio fu ricollocato nel suo sepolcro in Cattedrale, in cui l’arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve, mons. Giuseppe Chiaretti ha presieduto una processione ed una concelebrazione eucaristica. Sempre a Gubbio, dal 22 al 24 settembre dell’anno scorso si era tenuto un convegno scientifico di studi sul Santo lodigiano, al quale hanno dato il loro contributo di ricerche eminenti studiosi. Su richiesta di mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi, le spoglie mortali di San Giovanni, accompagnate dal vescovo di Gubbio mons. Ceccobelli e dal vescovo emerito mons. Bottaccioli, sono state traslate nella città lombarda in elicottero nella basilica dei XII Apostoli in Lodi Vecchio, dove rimarranno fino a domenica 23 settembre. In questi giorni sono previste varie celebrazioni tra cui spiccano la processione sul decumano dell’antica Laus con il Santo, il saluto ufficiale al Santo con la messa solenne presieduta dal Vescovo di Lodi e l’esecuzione del gruppo gregoriano di Milano diretto dal maestro Luigi Benedetti. Infine, lunedì 24 settembre le spoglie di San Giovanni da Lodi, insieme al Vescovo, al Vicario generale e ad un gruppo di fedeli lodigiani verranno riportate e ricomposte nel suo sepolcro in Cattedrale a Gubbio. Il vescovo eugubino Ceccobelli, commentando il ritorno del santo nella sua città natale ha affermato come esso possa essere un forte richiamo ai valori cristiani che esaltano la vita umana.