Da 0-2 a 3-2, proprio come nella passata stagione. Evidentemente, è destino che le sfide fra San Giustino e Castelfranco di Sotto seguano un canovaccio ricco di emozioni quando si affrontano al PalaVolley. Ospiti più brillanti nei primi due set, con le attaccanti capaci di trovare i giusti varchi; poi la reazione delle padrone di casa, che hanno il merito di non mollare e di iniziare a lavorare lentamente ai fianchi una squadra avversaria in preda a un lento e progressivo calo anche sul piano fisico. La sola Chiara Puccini regge fino in fondo il peso offensivo al cospetto di una Sia Coperture che costruisce la rimonta e il sorpasso sulla correlazione muro-difesa, dimostrando una forte tenuta a livello atletico e caratteriale. Risultato: i due punti conquistati non saranno bottino pieno, ma a livello psicologico valgono molto, tanto più perché sono sufficienti se non altro per far uscire di nuovo le ragazze di coach Pietro Camiolo dalla zona calda della classifica. A tutto il collettivo biancazzurro il merito del successo, anche se una citazione particolare la meritano l’opposto Gloria Lisandri, autrice di 22 punti e trascinatrice della Sia Coperture in più di una circostanza; il libero Elitza Krasteva, ordinata in ricezione ma soprattutto insuperabile in difesa e la regista Francesca Lavorenti, razionale nella distribuzione con uno score (12) da attaccante. Pietro Camiolo smaltisce la tensione accumulata durante il match, ma la vittoria gli restituisce quasi subito il sorriso. A un certo punto, la squadra ha intravisto il baratro; vuol dire quindi che questa vittoria assume un sapore ancora più bello? “Le ragazze sono state brave a non mollare e a crederci sempre – commenta l’allenatore della Sia Coperture San Giustino – e mi rassicura molto il fatto che siano riuscite a tradurre in pratica quanto avevamo provato nel corso della settimana. Sono i primi sostanziali risultati del lavoro tecnico che stiamo portando avanti”. Vincere alla distanza significa che anche la condizione fisica è quella giusta? “Senza dubbio! Abbiamo tenuto tanto sul piano fisico che su quello mentale. E poi, guardate cosa è successo a muro e in difesa: non facevamo più cadere una palla”.