Sant’Antonio riposa a Gubbio

Un lungo applauso, sentito e profondo, ha accompagnato l’arrivo a Gubbio dell’urna contenente le sacre reliquie di S.Antonio Abate: si è aperta così, con una breve e affollata processione, e l’ingresso nella chiesa di S.Giovanni decollato, da tutti conosciuta come Chiesa dei Neri, la settimana di celebrazioni in onore del santo protettore degli animali e dell’arte primaria. Per la prima volta nella storia le reliquie di S.Antonio abate si trovano a Gubbio, grazie al prezioso lavoro diplomatico e organizzativo della Famiglia dei Santantoniari, in collaborazione con la Diocesi ed il Comune. Ed erano davvero in tanti, sabato, a salutare questo arrivo così inusuale e particolare, per altro in un punto della città simbolicamente significativo. Le reliquie del santo sono state collocate in un’apposita teca realizzata da artigiani eugubini e donata alla comunità francese di Arles che custodisce da secoli i resti del santo. Che – come ricorda un video che ne ricostruisce la vita e l’operato – visse eremita morendo in Egitto, ma poi fu condotto nei secoli successivi prima ad Alessandria e quindi a Costantinopoli, per approdare poi nell’XI secolo in Francia. E’ appena la quarta volta, da allora, che le reliquie escono dal suolo transalpino per essere venerate in luoghi significativi: in precedenza era accaduto a Novoli (nel Leccese), ad Aci S.Antonio, presso Catania e a Vibonati, nel Salernitano, tutte città di cui il santo è Patrono. Per la comunità eugubina si tratta di una felice eccezione, avvalorata dal culto per S.Antonio abate legato alla tradizione agricola delle campagne e ovviamente alla Festa dei Ceri in onore di S.Ubaldo. Le reliquie di S.Antonio resteranno nella Chiesa dei Neri fino a domenica prossima 22 gennaio, per poi rientrare ad Arles in Provenza. Domani, in occasione della ricorrenza del 17 gennaio, saranno trasferite nel pomeriggio in Cattedrale dove sarà officiata la solenne celebrazione dal Vescovo Ceccobelli presenti anche le autorità ecclesiastiche francesi.