Sant’Eraclio, in maschera un’intera frazione

Che lo spettacolo abbia inizio. Mancava qualche minuto alle quindici quando ieri pomeriggio, complice la temperatura primaverile di questo inverno mai giunto, una folla oceanica (le stime parlano di 10.000 visitatori) si è riversata nelle strette vie, vestite a festa, di Sant’Eraclio. Festeggia la 46esima edizione il “Carnevale dei ragazzi” della popolosa frazione folignate, trasformatasi per un intero pomeriggio in una coloratissima capitale della burla. Sei i carri allegorici che hanno sfilato lungo la principale via dell’abitato. A partire da “Ratatouille e i topi di campagna”, una libera interpretazione in salsa locale dell’attesissimo film della Disney-Pixar in uscita il 29 giugno. Rivedute e corrette in chiave carnecialesca le avventure di Remy, ambizioso topo parigino che coltiva l’insano sogno di diventare il più grande chef di Francia e approda, non senza qualche difficoltà, nelle cucine del più noto ristorante d’Oltralpe. Un’esplosione di colori, piume e paillettes per “Febbre carioca” ovvero un rubicondo faccione circondato da intrepide ballerine in costume che hanno sfidato la pur clemente colonnina di mercurio. E ancora. Voglia d’Oriente con il carro allegorico “La Cina è vicina” realizzato dai cartapestai della frazione folignate che su suggerimento dei piccoli studenti dell’Istituto comprensivo Galilei hanno fatto sfilare un drago cinese sputafuoco che dovrebbe simboleggiare multiculturalità e integrazione. Due concetti che a Sant’Eraclio, la frazione folignate con il più alto numero di stranieri, non sono, o non dovrebbero essere, solo espressioni linguistiche. Ancora un richiamo ai cartoons con “Cars motori ruggenti” che mette in scena le avventure di Carl Attrezzi che soccorre il suo amico Saetta McQueenn. Ma a Sant’Eraclio, ieri pomeriggio, non sono mancati nemmeno i corsari, protagonisti del carro “I pirati dei Carabi”. Una gigantesca nave dotata di tonanti cannoni e prevedibile bandiera con teschio ha infatti solcato le vie di Sant’Eraclio, accompagnata da una folta ciurma di pirati. E come in ogni buon carnevale che si rispetti non è mancata infine nemmeno la satira politica con il carro “Principi e ranocchi” sul quale campeggiava il volto del presidente del Consiglio Romano Prodi nell’atto di sciogliere l’incantesimo delle favole. Gli autori del carro, sornioni, hanno lasciato al pubblico il compito di svelare l’arcano. Se Prodi bacia un principe questo si trasforma in ranocchio? Divertimento per tutti i gusti e le età, con incursioni perfino nel teatro di strada tra clown e acrobati sui trampoli. A seguire lo spettacolo itinerante “Le tigri di Mompracem”, al termine del quale si sono esibite le bande musicali di Lama e Spello.