A due giorni dall’accordo che sarà siglato in Assisi dopodomani giovedì 19 ottobre alle 10.00 tra la Fondazione Giovanni Paolo II ed il Centro Peres per la Pace, evento voluto a un anno dalla scomparsa di Shimon Peres, Nobel per la Pace e Cittadino Onorario di Assisi, arrivano le dichiarazioni dei protagonisti dell’evento. Costruire ponti e non muri: un obiettivo comune secondo Padre Ibrahim Faltas, consigliere della Fondazione Giovanni Paolo II per il cui conto segue specificatamente il Medio Oriente e il Nord Africa. Faltas da Gerusalemme in vista della firma di giovedì ricorda: "La Fondazione JPII che è riconosciuta anche dalla Congregazione delle chiese orientali ha l'ambizione di interpretare il pensiero di Papa Francesco quando dice che è necessario costruire ponti e non muri. Con questo accordo di collaborazione -afferma Faltas- vogliamo mandare un messaggio chiaro al mondo intero: "aiutateci ad aggregare le migliori energie disponibili anziché disgregare le già fragili realtà esistenti sul campo". Speriamo vivamente che il coraggio dimostrato in questa occasione da ambo le parti sia condiviso da tutte la parti in gioco". Un significativo atto di cooperazione tra due Enti no profit, di origini diverse, che opereranno, d’ora in avanti, insieme con uno scopo comune: perseguire la pace aiutando i più fragili, attraverso il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo. “A un anno dalla scomparsa di Shimon Peres è per noi del centro Peres un grande onore e una grande gioia commemorarlo insieme a sua figlia Tsvia Peres Walden nella città Serafica di cui fu cittadino onorario” afferma Manuela Dviri Norsa, Member Executive Board Centro Peres. “Ringraziamo perciò la città di Assisi nella persona del suo Sindaco Stefania Proietti e la Regione Umbria nella persona della Presidente Catiuscia Marini. Desideriamo inoltre ricordare che l'Umbria è stata la prima Regione d'Italia a prendere parte a uno dei nostri più importanti progetti di pace (per la cura di bambini palestinesi in ospedali israeliani) e mai ci ha lasciati soli nella ricerca della pace in tutti questi anni. Festeggeremo l'evento con la firma di un importante documento di collaborazione tra il Centro Peres per la pace e l'innovazione e la Fondazione Giovanni Paolo II. Sarà questa la nostra concreta risposta alla preghiera del giugno 2014 a cui parteciparono Abu Mazen, Shimon Peres, il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e Papa Francesco. In quell'occasione Papa Francesco disse: "la pace è un dono di Dio ma richiede il nostro impegno". Ci permettiamo di aggiungere -conclude Manuela Dviri Norsa- che richiede anche creatività e coraggio. Insieme cercheremo dunque di aprire nuove strade per raggiungere con impegno creatività e coraggio quella pace di cui noi tutti sentiamo tanto bisogno”. Un accordo importante che getta le basi per la realizzazione di una ‘piattaforma comune’, come spiega il coordinatore dell’Accordo di Collaborazione Stefano Cimicchi: "Bisognava rendere maggiormente dinamici i processi di costruzione del dialogo per la pace e la cooperazione. La Giovanni Paolo II e il Centro Peres -afferma Cimicchi- si caratterizzano per il forte impegno operativo pur in condizioni difficilissime. Questo accordo mira a realizza e una piattaforma comune negli ambiti della sanità, dell’economia e dello sport, che potrà essere opportunamente allargata in seguito". “La firma dell’accordo è un atto di enorme importanza simbolica e fattiva” ha dichiarato il Sindaco di Assisi Stefania Proietti “nella Città di San Francesco, due importanti realtà, nate da presupposti diversi, superano ogni divisione in nome della pace, della giustizia sociale, della cooperazione. In nome di un valore superiore, l’aiuto ai più fragili, ci si stringe la mano, si supera ogni barriera e si possono aprire le strade della pace. Ringrazio vivamente il Centro Peres e la Fondazione Giovanni Paolo II per aver scelto Assisi come punto di partenza di questo nuovo cammino di speranza e di pace”.