Dopo il comunicato di ieri dell’amministrazione comunale di Gubbio sulla questione dello scientifico arriva oggi la riposta dell’assessore regionale Maria Prodi che vuole rispondere alla denuncia circa un presunto silenzio assordante da parte delle istituzioni. “La programmazione dell'offerta formativa che la Regione deve disegnare ha come scopo la completezza e la coerenza dei percorsi formativi nei diversi territori, evitando lacune, sovrapposizioni, dispersioni ed eccessive frammentazioni”, dice la Prodi. Come già detto in un intervista proprio alla nostra emittente l’assessore ribadisce la necessità di aspettare il decreto Moratti che vedrà un’obbligata diversa articolazione dei Licei e quindi richiederà una completa revisione della programmazione regionale. E poi sposta l’attenzione su un’altra realtà cittadina come regionale: si porrà il serio problema di come indirizzare le richieste che adesso si concentrano sul biologico-sanitario-ambientale. Sarebbe ora opportuno – prosegue l’assessore – che anche i rappresentanti delle comunità, che come Gubbio finirebbero per essere private di un percorso di studi già consolidato, si attivassero per chiedere al Governo di non consentire la fine di una importante esperienza che ha coinvolto i giovani e le loro famiglie. Nel ricordare il “cordiale incontro” con i rappresentanti del Comitato dei genitori del Liceo Mazzatinti di Gubbio, fissato immediatamente dopo la loro richiesta, l’assessore ha poi sottolineato come in quella sede “sembrava essersi trovata una soluzione che consentiva ai ragazzi e alle famiglie un percorso sostanzialmente sovrapponibile al profilo formativo che avevano scelto, pur restando all'interno degli impegni presi dai Comuni interessati e dalla Regione. Da allora – precisa - non ho più avuto richieste di ulteriori colloqui e quindi non può essere imputato alla Regione alcun ‘silenzio assordante’. Per quanto mi riguarda – conclude Prodi - sono disponibile ad affrontare di nuovo la questione se la soluzione allora prospettata non è più ritenuta tecnicamente perseguibile”.