Scontro a tre per le elezioni amministrative a Citta' di Castello.

Centro-sinistra diviso e centro-destra compatto. E’ questa l’unica certezza, almeno per ora, del confuso e convulso quadro politico tifernate in vista della scadenza della presentazione di liste e candidature per le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. Partiamo dal centro-sinistra e dalle quasi certezze. Franco Ciliberti correra’ ufficialmente con il simbolo della margherita ed appoggio del partito (ed altre quattro liste, piu’ o meno civiche), in alternativa a Fernanda Cecchini sostenuta dalla “triplice” di sinistra, Sdi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani piu’ eventualmente una lista civica di “centro” per riempire il vuoto causato dallo “strappo” dei Dl tifernati. L’ultima parola e il definitivo via libera alla candidatura alternativa di Franco Ciliberti e relativa titolarita’ di simbolo dovrebbe giungere proprio in queste ore da Perugia dove e’ in corso di svolgimento una delle direzioni regionali piu’ calde degli ultimi mesi. Il coordinatore regionale Giampiero Bocci, fino ad ora a “diplomatico” , si pronuncera’ con tanto di nota ufficiale sul caso politico tifernate. Nel pomeriggio intanto il cartello elettorale che sostiene la ricandidatura a sindaco di Fernanda Cecchini terra’ una conferenza stampa per ufficializzare in maniera definitiva la propria posizione e sancire il divorzio con i Dl. Nel frattempo il fronte pro-Ciliberti sta per incassare un importante sostegno politico. Il candidato dei Verdi-civici, Carlo Masciarri e’ ad un passo dalla rinuncia alla contesa elettorale per la poltrona di sindaco, pronto a capeggiare una lista a sostegno dell’ex parlamentare Dc, se Ciliberti e la margherita (certificati da simbolo e legittimazione regionale del partito), inseriranno nel programma quattro o cinque priorita’ che vanno dall’azzeramento dell’Ici sulla prima casa, dalla realizzazione di un piano energetico che tenga conto delle fonti alternative, dalla disdetta dell’accordo regionale della rimodulazione dei rifiuti alla valorizzazione dei giacimenti culturali fino all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro per meritocrazia. Se tutte queste priorita’ verranno accettate da Ciliberti, il candidato dei Verdi-civici, Carlo Masciarri ed il suo partito, per senso di “responsabilita’” fara’ un passao indietro. Nel centro-destra infine, si profila uno schieramento compatto a sostegno della candidatura di Andrea Lignani Marchesani: Forza Italia, Udc, An e forse Lega Nord insieme per cercare di entrare nella storia politica ed istituzionale di Citta’ di Castello che dal 1948 ad oggi ha visto alternarsi sempre alla guida della citta’ (salvo una preve parentesi post-bellica ed un priodo di governo a guida socialista), sindaci di marca comunista, Pds e Ds. Lunedì prossimo la Casa della Liberta’ dovrebbe ufficializzare in conferenza stampa questa posizione unitaria.