Segni Barocchi si divide tra Colfiorito e Montefalco. Si è svolto sabato sera nella chiesa di Santa Maria Assunta in Colfiorito un concerto presentato dall’Ensemble Terra d'Otranto. Si consolida così la collaborazione con il Parco Regionale di Colfiorito e con la Circoscrizione Annifo-Colfiorito (Altopiano) attraverso il concerto strumentale dal titolo: “La tradizione spagnola nel Sud Italia. Il primo libro di canzone, fantasie…” di Andrea Falconiero, compositore ed abile suonatore di liuto che viaggiò e lavorò nei più importanti centri musicali italiani ( e nella corte spagnola, prima in Spagna e poi a Napoli, dove divenne Maestro della Real Cappella. Il primo libro, stampato a Napoli nel 1650, quando Falconiero aveva sessantacinque anni, è una raccolta di composizioni scritte espressamente per uno e due violini. In essa il compositore napoletano trasferisce tutte le esperienze accumulate nelle corti e nei diversi ambienti musicali dove si trovò ad operare. Così si incontrano brani di raffinata melodia, arie di origine popolare stilizzate e rese per un insieme di diversi strumenti, composizioni con chiari rimandi allo stile contrappuntistico di cui la scuola napoletana era ancora principale interprete, bassi ostinati con diminuzioni molto articolate e raffinate. I titoli dei brani presenti nell'opera rispettano l’uso promiscuo della lingua italiana e di quella spagnola dell’ambiente napoletano del Seicento. Alcuni di loro richiamano ambientazioni diaboliche e infernali (Batalla de Barabaso Yerno de Satanas…), temi assai popolari nella cultura spagnola e dell'Italia meridionale; altri si riferiscono al carattere, all’affetto (L'Eroica, Capriccio Bisbetico, La Maraviglia…); altri ancora sono dedicati a personaggi importanti della corte spagnola. L’Ensemble Terra d’Otranto, fondato nel 1991 da Doriano Longo, che tuttora lo dirige, è costituito da musicisti specializzati nella prassi esecutiva della musica tardo-rinascimentale e barocca. Ha sede a Calimera in provincia di Lecce. Il progetto iniziale del gruppo era quello di far conoscere o riportare alla luce le opere più significative degli autori dell’antica Terra d'Otranto. Nel corso del lavoro di ricerca, tuttavia, i musicisti hanno constatato la necessità di esplorare anche un repertorio popolare, antico o tradizionale, fortemente contiguo all'opera e allo stile dei compositori di origine “colta”. Così si è definita la doppia natura di questo Ensemble, contemporaneamente attento alle matrici della musica colta e popolare, con particolare riferimento alle forme di origine terapeutica e rituale che, fra XVI e XVIII secolo, caratterizzano le espressioni musicali più originali del Salento. Segni Barocchi si è spostato domenica nella “Ringhiera dell’Umbria” a Montefalco, dove alle 21,15, nella chiesa Museo di San Francesco i Barocchisti di Lugano presentano un concerto dal titolo: Il Barocco prediletto da Hermann Hesse", in collaborazione con "Isole. Approdi di suoni e voci nelle abbazie umbre" della Provincia di Perugia e con il Comune di Montefalco.Il complesso raccoglie l’eredità della Società cameristica di Lugano che a partire dagli anni ‘50, sotto la guida di Edwin Löherer, ha svolto un’attività fondamentale per il recupero delle opere vocali e strumentali del Barocco ottenendo successi concertistici e discografici di livello mondiale (tra cui vari dischi d’oro). La XXVIII edizione del Festival Segni Barocchi, inoltre, si arricchisce quest'anno di un avvenimento inconsueto che precederà il concerto ora citato. Si tratta della mostra “Gli acquerelli di Hermann Hesse e di sua nipote Eva Hesse” che è stata inaugurata domenica alle 20,30 nei Nuovi Spazi Espositivi del Complesso Museale di San Francesco a Montefalco. Eva Hesse, la nipote del grande scrittore tedesco Hermann Hesse (1877– 1962), ha visitato di recente la cittadina umbra compresa la famosa panchina su cui suo zio si sedette per ammirare il paesaggio delle dolci colline umbre. Questo luogo incantato ora si trova all’interno della proprietà dell’albergo “Villa Pambuffetti” ed è meta di “pellegrinaggio” per tutti gli ammiratori dell’autore del “Siddartha”. Hermann Hesse arrivò a Montefalco a marzo del 1906 inseguendo l’arte francescana.I suoi acquerelli unitamente a quelli di sua nipote, saranno esposti a partire da oggi e fino al 25 novembre 2007; si potrà visitare l'esposizione tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 13,00 e dalle ore 14,00 alle ore 18,00. A partire dal mese di novembre invece, l'apertura sarà limitata ai soli giorni di martedì e domenica dalle ore 10,30 alle ore 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 18,00.
Foligno/Spoleto
03/09/2007 08:16
Redazione