Si è concluso l’iter di presentazione e discussione dell’ordine del giorno promosso in occasione dell’8 marzo 2022, giornata internazionale della donna, da Spi Cgil Alto Tevere e UDI Unione Donne in Italia per sollecitare sindaci e amministrazioni comunali a respingere la proposta targata Lega di modifica della Legge Regionale 11/2015 (Testo Unico in materia di sanità e servizi sociali), che mette in discussione l’autodeterminazione e importanti libertà personali.
“L’odg – spiegano in una nota le promotrici - ha l'obiettivo di incrementare gli stanziamenti regionali previsti per il welfare, al fine di rafforzare i consultori pubblici ed aumentarne risorse e organico, e si pone la necessità di proporre all’Anci un documento per sostenere le politiche di aiuto alle famiglie. Tutte, non solo quelle tradizionali”.
Degli otto Comuni coinvolti (Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide), sei hanno accolto l’odg pressoché all’unanimità. Mentre lo stesso è stato respinto a Citerna ed Umbertide. “Questo non ci stupisce – commentano Spi Cgil e Udi – ma quello che colpisce e indigna è che nel Comune a guida Lega non ci sia stata neppure discussione, scambio, dialettica, ma si sia deciso di liquidare le libertà e l’autodeterminazione delle donne con superficialità, senza esprimere contenuti, idee, motivi di una posizione contraria”.
Città di Castello/Umbertide
26/07/2022 08:36
Redazione