Serventi commenta lo stop con Schio

-Non riesce alla Liomatic Umbertide l’impresa di sovvertire un pronostico chiaramente fra i più blindati della sua stagione sportiva. Alla campagnola prevale quindi il Famila Wuber, conseguenza di un match che le venete hanno tenuto sempre sotto controllo anche se lo scarto finale punisce oltremisura la pur generosa prestazione delle ragazze di coach Serventi. Il 90-60 al suono dell’ultima sirena è maturato praticamente nei 120” finali, quando la Liomatic ha evidentemente mollato permettendo così al Famila di confezionare un eloquente 13-0 ed il relativo quanto severo “trentello”. La sfida si è consumata sulla stessa falsa riga lungo tutti i 4 parziali (27-19, 18-13, 18-16), con la Liomatic che ha comunque cercato di rispondere colpo su colpo alle locali, guidate per l’occasione da una Laura Macchi in versione extra-lusso. La formazione umbertidese ha sofferto non poco sotto le plance, malgrado l’esperienza di Jansone e l’energia di una volenterosa Mohammed. Anche per questo il momento clou della gara è stato per le umbre intorno alla metà del terzo periodo, quando cioè la Liomatic ha fatto ricorso massiccio al tiro dalla lunga distanza; due “bombe” consecutive di Jansone e Bagnara riportavano Umbertide in partita (51-42 al 26’) ed un’ulteriore tripla della lettone per il potenziale -6, veniva beffardamente rifiutata dal ferro. Da questo momento saliva ancora in cattedra Macchi che riconsegnava alla sua squadra un margine piuttosto tranquillo (63-48 al 30’). L’ultimo quarto diventata così quasi accademico fino alle ultime, sciagurate battute finali che dilatavano eccessivamente il passivo, conferendo alla gara i contorni di una mezza disfatta. Conoscendo “Lollo” Serventi ed il suo credo cestistico, non si fatica ad immaginare il disappunto per l’epilogo di questa gara e nella fattispecie degli ultimi 2’ (al 35’ le umbre erano ancora a -11 n.d.r.): -“ Conosciamo tutti la forza di Schio -esordisce il coach- ma noi abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato, da squadra inesperta. Questa sconfitta ci fa tornare con i piedi ben saldi a terra, non si può affrontare un avversario con la qualità delle venete ed avere una mentalità come quella odierna. Voglio dire -continua- che non è possibile arrivare a nove punti e comunque rimanere in linea di galleggiamento per 36’ e desistere completamente come abbiamo fatto noi; c’è modo e modo di perdere”. “ Dobbiamo lavorare forte sulla mentalità -conclude Serventi- e crescere partita dopo partita senza tornare indietro dilapidando quanto di buono si costruisce. Questo finale deve farci riflettere, abbiamo reso poco dignitosa una gara che, pur non giocando bene, lo era stata fino a 2 minuti dal termine”. Stamattina comincia per la Liomatic Umbertide l’operazione Parma. Si gioca domenica, ore 18 al PalaMorandi.