Siglato anche in Umbria l'accordo Agenzia delle entrate-Anci

Anche in Umbria è stato siglato l'accordo quadro tra la direzione regionale dell'Agenzia delle entrate e dall'Anci, l'associazione dei Comuni, con l'obiettivo di instaurare un flusso informativo strutturato a sostegno delle attività di accertamento fiscale e di lotta all'evasione, nelle sue varie forme. I comuni umbri, tramite l'Anci, potranno aderire in modo volontario al protocollo d'intesa in modo da partecipare ai primi interventi di formazione per il loro personale previsti a partire da novembre. Tra le città interessate ci sono già Perugia, Terni e Città di Castello. Cinque i settori interessati dalla collaborazione in base all'accordo sottoscritto stamani: commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizia e immobiliare, residenze fittizie all'estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva. Il raccordo tra Agenzie delle entrate e comuni, in base alle specifiche previsioni di legge, avrà un riflesso per i bilanci comunali: è prevista infatti la compartecipazione nella misura del 30 per cento alle maggiori somme derivanti dai tributi statali riscosse a titolo definitivo grazie alle segnalazioni fornite. ''Non si tratta di un escamotage per far fronte a un periodo complicato per i comuni, stretti tra patto di stabilità e mancata compensazione del gettito Ici prima casa. L''obiettivo dell'intesa è il preseguimento dell''equità fiscale nell'interesse del cittadino'', ha detto la presidente dell'Anci Umbria, Fernanda Cecchini, precisando che ''i comuni non assumeranno la veste impropria di esattori ma forniranno gli indizi qualificati per gli approfondimenti dell'amministrazione finanziaria''. Soddisfazione è stata espressa dal direttore regionale dell'Agenzia delle entrate, Gennaro Esposito: ''Oggi si avvia una sinergia che può portare concreti frutti al cittadino, cui non interessa chi si batte contro la crisi della legalità, nella fattispecie sul piano dell'adempimento degli obblighi tributari, ma che la battaglia si faccia, per favorire quell'abbassamento della pressione fiscale che andrebbe a vantaggio di tutto il sistema Italia''.