Si chiama “Acquarium” lo spettacolo a cura del Teatro Ragazzi e Giovani che, nell’ambito della rassegna regionale di Fontemaggiore dal titolo “L’Umbria ha un teatro verde”, ha portato in scena, consentendo – è proprio il caso di dirlo – una istruttiva full immersion, uno spettacolo, rivolto ai giovanissimi spettatori dai tre ai dieci anni, interamente dedicato all’affascinante e spesso sconosciuto mondo sottomarino. Sotto la superficie del mare, nei ricchi fondali oceanici, pullulano animali di tutte le dimensioni e caratteristiche. Sono le loro storie, o meglio microstorie, a prendere per mano i piccoli spettatori e condurli alla scoperta delle acque, lì dove l’elemento liquido rappresenta il reagente comportamentale delle specie che vi abitano. E’ un po’ come sfogliare l’imponente volume di un’enciclopedia, incontrando, pagina dopo pagina, i piccoli e grandi abitanti del mare. Dalle alghe ai crostacei, dai pesci comuni ai cefalopodi come piovre, seppie e calamari, fino a quelle creature degli abissi che hanno sempre suggestionato la fantasia dei più piccoli. Ecco dunque gli squali e la loro proverbiale ferocia, seguiti a ruota dalle balene bianche, i mammiferi più grandi al mondo come sanno bene gli estimatori di Moby Dick e delle sue gesta immortali mirabilmente narrate da Herman Melville. Un incantevole itinerario evolutivo che i giovanissimi spettatori percorreranno insieme agli attori, i quali, muniti di tubi, guanti di gomma, mollette, ciotole, imbuti e spazzoloni, si sono esibiti in un gioco esplicito di immedesimazione e travestimento, esemplificato anche da succinte didascalie che hanno contestualizzato scientificamente le varie specie. Il lavoro, che è il riallestimento dello spettacolo prodotto per la prima volta da Laboratorio Teatro Settimo nel 1995, gioca con incredibile originalità sugli stili e i generi: dal circo al varietà musicale, alle comiche di Keaton e Chaplin, realizzando immagini di forte impatto visivo, musicale e emozionale. Come a dire che il teatro per ragazzi è tutto fuorché disimpegnato, a dispetto del suo aspetto approssimativo e intuitivamente superficiale.
19/01/2007 10:37
Redazione