Spello: intitolata ad Andrea Angelucci la caserma dei Carabinieri

Si e' svolta stamani a Spello la cerimonia d'intitolazione della caserma dei carabinieri ad Andrea Angelucci, il maresciallo morto a 35 anni tra il primo e il 2 ottobre del 2009 per colpa di "uno scellerato" - come lo ha definito Il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale di corpo di armata Leonardo Gallitelli, presente alla cerimonia - che lo ha investito forzando un posto di blocco. "Andrea - ha affermato il generale Gallitelli - e' morto per difendere quella realta' che e' parte integrante di ogni carabiniere, quei cittadini che diventano come fratelli con i quali ogni uomo dell'Arma stringe un patto". Grande commozione da parte dei genitori di Andrea, Dario e Rosella - riferisce una nota del Comune di Spello - del fratello Daniele e di tutti gli amici che sono intervenuti alla cerimonia. Presenti anche molte autorita' civili e militari tra cui la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, e il procuratore di Perugia Giacomo Fumu. "Questa - ha ricordato, nel discorso di intitolazione, il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, il col. Angelo Cuneo - e' la terza caserma che viene intitolata al maresciallo Angelucci: nel 2010 Colfiorito, nel cui territorio si sono svolti i tragici fatti di quattro anni fa; nel 2012 Corinaldo, in provincia di Ancona, dove Andrea ha mosso i primi passi da sottufficiale; oggi Spello", dove Andrea ha vissuto. "Lui - ha aggiunto, fra l'altro, il col. Cuneo - ci ha lasciato un messaggio forte: quella sera assieme a tanti colleghi era impegnato a fare semplicemente il proprio dovere: assicurare alla giustizia uno spietato criminale che in maniera violenta e spregiudicata ha tentato in tutti i modi di sfuggire ai carabinieri dopo aver commesso una serie di reati sul territorio. Difendere i suoi concittadini e la sua Patria per Andrea era il suo dovere", come scritto nella Costituzione.