“È opportuno che la Giunta di Palazzo Donini dia piena attuazione alla legge ‘Interventi regionali per la promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici’, presentata dalla sottoscritta insieme ai colleghi Rometti e Squarta ed approvata (https://tinyurl.com/spreco-alimentare) il 7 novembre 2017 dall’Assemblea Legislativa”. Lo afferma il consigliere regionale Carla Casciari (Pd), intervenendo in occasione della sesta “Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare” (https://tinyurl.com/giornata-nazionale), istituita dal ministero dell’Ambiente e che ricorre oggi. “Lo scorso anno – spiega Casciari – sono state approvate due delibere per definire la governance del sistema, ma ancora questa norma legislativa non ha trovato attuazione pratica. Soprattutto è il momento che si concretizzi il sostegno alla costituzione di reti operative, promosse dai Comuni in forma singola o associata, il cui compito sarà quello di raccogliere i prodotti alimentari e non, ritirati o rimossi dalla distribuzione primaria ma ancora idonei al consumo, ma anche i pasti non consumati preparati dai servizi di ristorazione collettiva, e i prodotti farmaceutici, per ridistribuirli a fini di solidarietà sociale a favore delle persone che si trovano in situazioni di disagio sociale”. “Secondo gli ultimi dati raccolti da ‘Waste Watchers e Last minute Market’ – sottolinea la consigliera Dem - lo spreco alimentare costa agli italiani 15miliardi di euro, una cifra che rappresenta lo 0,88 percento del Pil. Dallo studio, inoltre, emerge che negli ultimi cinque anni lo spreco supera di gran lunga la percezione di quello idrico, energetico o monetario. Il settore alimentare è quello in cui si spreca di più per il 74 per cento degli italiani, era il 60 per cento nel 2014. Mentre quello idrico segue per il 48 per cento, quindi quelli legati a mobilità (25 per cento) ed energia elettrica (22 per cento). Visto che la Regione Umbria – conclude Casciari - si denota, da sempre, di un forte senso di responsabilità, di civiltà, di solidarietà e di rispetto per le generazioni future, è il momento di dare concretezza alla nostra legge e di dare vita ad una raccolta, che non sia solo occasionale, di prodotti (alimentari e non) e di farmaci. È nostro dovere aiutare la parte più debole della nostra regione anche nell’ottica di sostenere sempre più concretamente questa nuova economia".