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Studiare all’estero, non si ferma il sogno dei ragazzi che hanno vinto le borse di studio Intercultura sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia

Nonostante l’emergenza sanitaria gli studenti sono partiti dall’Umbria soggiornando in Finlandia, Irlanda, Canada, Francia, Colombia, Danimarca e Spagna per costruire il proprio futuro personale e professionale.

L’emergenza sanitaria non ha fermato i viaggi di studio all’estero. E’ stata un’esperienza di “crescita personale” che “cambia completamente la vita”, come hanno riferito gli studenti che grazie alle borse di studio Intercultura sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia hanno partecipato ai programmi scolastici internazionali attivati nell’ambito del progetto “Educazione Interculturale per Giovani del Territorio”. Apertosi a dicembre 2019 il bando metteva a disposizione 20 borse di studio a copertura totale della quota di partecipazione per vivere e studiare un periodo all’estero, distribuite in vari programmi per l’anno scolastico 2020-2021 e programmi linguistici estivi 2020.

L’iniziativa era destinata a giovani particolarmente meritevoli e provenienti da famiglie meno abbienti, iscritti nelle scuole secondarie di II grado e residenti nei comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cascia, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fossato di Vico, Fratta Todina, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montone, Nocera Umbra, Norcia, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Preci, Scheggia e Pascelupo, Scheggino, Sigillo, Spello, Todi, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica.

Sono stati oltre 100 gli adolescenti che si sono iscritti e a seguito di una accurata selezione che tra prove e colloqui si è tenuta in tre diverse fasi, ne sono stati individuati 22 ai quali sono state attribuite altrettante borse di studio, rispetto alle 20 indicate nel bando di concorso stesso.

Con il diffondersi della pandemia che ha avuto, e continua ad avere, importanti conseguenze a livello internazionale, le attività hanno inevitabilmente subito moltissime variazioni, sia per quanto attiene le date di partenza sia nella durata dei programmi, parte dei quali sono stati cancellati. Nonostante alcuni dei ragazzi selezionati abbiano deciso inoltre di rinunciare alla partecipazione, il bilancio del progetto può dirsi assolutamente positivo, con 14 studenti che sono comunque partiti per vivere l’esperienza che tanto attendevano soggiornando in Finlandia, Irlanda, Canada, Francia, Colombia, Danimarca e Spagna.

Licia di Perugia ha deciso di partire perché “viaggiare e vivere all’estero ti apre la mente e hai la possibilità di conoscere nuove persone e quindi nuove culture e infinite storie”; Pietro di Nocera Umbra “per cambiare completamente la mia vita e vivere così una nuova esperienza”; Sophie di Pietralunga “perché la Fondazione mi ha dato la possibilità di vivere il mio sogno: sin da piccola volevo conoscere nuove persone e una nuova lingua”; Pietro di Assisi perché “sono sempre stato interessato a questo tipo di esperienza, ovvero ai viaggi di studio all’estero”.

“E’ avvenuta in me una crescita personale – dice Diana di Gualdo Tadino - soprattutto in termini di indipendenza e consapevolezza di me stessa”, mentre Anselma Maria di Assisi invita a “vivere ogni momento al massimo e a non aver paura, perché è una esperienza che ti cambia la vita”. “In questo momento di grande difficoltà – afferma la Presidente Cristina Colaiacovo - la Fondazione Cassa Risparmio di Perugia conferma il proprio impegno a sostegno del talento delle nuove generazioni. Incentivare la partecipazione ai programmi di mobilità studentesca attraverso le borse di studio Intercultura significa diffondere l'educazione stimolando l'apertura della scuola verso obiettivi internazionali. Il nostro non vuole essere soltanto un messaggio di ripartenza, ma un supporto alla crescita del territorio e del Paese verso un futuro più sostenibile, equo e inclusivo attraverso l’investimento sui cittadini di domani. Tutti i giovani meritano di avere l’opportunità di accrescere le proprie competenze e perseguire obiettivi ambiziosi per affrontare un mercato del lavoro che, in seguito alla pandemia, si è scoperto ancor più interconnesso e globalizzato. Il principale riconoscimento alla nostra azione è arrivato dai ragazzi stessi, che ci hanno ringraziato con entusiasmo per aver offerto loro la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria che senza la borsa di studio sarebbe rimasta soltanto un sogno”. 

Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura: “Stiamo vivendo ancora oggi sotto gli effetti della Pandemia che in breve tempo ha cancellato le convinzioni del nostro vivere, almeno in Occidente. Ma, pur nel pieno della gestione dell’emergenza e con molte sofferenze da parte di chi è coinvolto in prima persona, possiamo guardare con più fiducia al futuro. E’ chiaro che solo unendo gli sforzi potremo superare la crisi. È quanto stiamo cercando di fare anche noi di Intercultura, fin dall’inizio. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato duramente nel momento della massima emergenza; pur con molte limitazioni, siamo ripartiti, convinti della necessità di offrire una luce di speranza ai giovani di tutto il mondo e alle persone che credono nel dialogo tra le culture. Non possiamo farlo da soli e, oltre al sostegno e al coinvolgimento determinante dei volontari, delle famiglie e delle scuole, Intercultura sa di poter contare sulle Istituzioni del nostro Paese e su numerosi partner come Fondazione Cassa di Risparmio Perugia. Resta forte il senso di gratitudine verso tutti coloro che ci hanno sostenuto e continuano a farlo”. “Il nostro Progetto educativo non si limita ad inviare dei giovani a studiare in un altro Paese - prosegue Franzoi - ma si propone di accompagnare loro, le loro famiglie, le scuole dove studiano in un percorso di crescita mirato a sviluppare le competenze necessarie per comprendere la realtà complessa del mondo di oggi.  Una ricerca di Human Foundation sul Social Return on Investment di Intercultura ha calcolato che ogni euro investito nelle nostre attività genera un beneficio non solo sui singoli studenti partecipanti, ma per l'intera società italiana. Ad ogni euro investito viene generato un ritorno di oltre 3 euro. Un risultato che ci rende orgogliosi”.

I dati Intercultura evidenziano che nonostante il Covid-19 le richieste per partecipare ai programmi di studio all’estero nel 2020 hanno fatto registrare un incremento del 15% rispetto al 2019. Si tratta di una esperienza particolarmente significativa anche sul fronte della motivazione a proseguire il percorso formativo verso la laurea, master e dottorati di ricerca.

I ragazzi nati tra il 1 luglio 2004 e il 31 agosto 2007 hanno la possibilità di iscriversi fino domani, 10 novembre, sul sito www.intercultura.it/bando-di-concorso per vivere questa importante esperienza formativa frequentando una scuola locale e accolti da una famiglia selezionata nell’anno scolastico 22-23.

Perugia
09/11/2021 13:19
Redazione
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