Per l'aeroporto dell'Umbria "il 2022 dovrà essere l'anno di definitivo rilancio raggiungendo la cifra di 300 mila passeggeri che sarebbe record di tutti i tempi": lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei intervenendo in Assemblea legislativa. "Ci consentirebbe di portarci da 31/o scalo italiano, su 42, subito a ridosso dei grandi italiani" ha aggiunto la governatrice che poi ha sottolineato come "l'aeroporto non è una vetrina ma un acceleratore sul quale investire per il bene della nostra comunità". "Nel 2023 e 2024 - ha annunciato Tesei - si proseguirà verso l'obiettivo dei 500 mila passeggeri, il massimo che il San Francesco di Assisi può consentire. L'obiettivo dei 300 mila si potrà intanto conseguire, Covid permettendo, con un piano da 16 rotte fin dalla primavera che ci collegherà ad alcune città europee, a tutto il sud Italia, comprese Puglia e Sardegna, a due hub internazionali come Monaco di Baviera e Londra, con tutti i risvolti industriali, commerciali e turistici immaginabili. Per fare questo è necessario che tutti i soci contribuiscano al piano industriale, secondo la proprio quota, e la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia continui a darci il supporto di sempre". "Stiamo lavorando moltissimo da inizio legislatura sul tema dei collegamenti - ha sottolineato ancora la presidente -, assolutamente prioritario per il rilancio dell'Umbria. Ho sempre inteso dividere il tema in due, da una parte le infrastrutture stradali e ferroviarie strategiche per la regione che hanno bisogno di tempo per vedersi realizzate, dall'altra gli indispensabili acceleratori dei collegamenti, ovvero treni veloci e aerei che ci colleghino alle città italiane ed europee, dandoci un'apertura al mondo". Dopo avere citato i collegamenti dell'alta velocità ferroviaria, Tesei ha sottolineato che "risponde a queste esigenze anche il rilancio dell'aeroporto dell'Umbria sul quale sto lavorando in modo diretto dal primo giorno della mia legislatura". "Dopo il ricostituito patto dei soci e il completo cambiamento della governance precedente - ha proseguito -, il piano industriale, la diligence sui conti e l'avvio del piano di rilancio, si è arrivati in estate alla necessaria ricapitalizzazione alla quale solo la Regione si è presentata con i denari necessari. Abbiamo salvato l'aeroporto dell'Umbria e tutto il denaro che nel corso di tanti anni era stato speso. Parallelamente era già partito il nostro piano di rilancio con una molteplicità di rotte per il periodo marzo-ottobre 2021. Ha dato risultati stupefacenti considerando che aveva solo otto mesi dispiegarsi e fino a maggio non si è sostanzialmente volato a causa Covid. Ci ha consentito di battere dall'estate mese su mese non il 2020 ma il 2019 pre-pandemico".