L’oro e il colore di Ottaviano Nelli hanno già incantato oltre 8000 visitatori venuti ad ammirare la mostra che la città di Gubbio ha dedicato al suo massimo artista, uno dei pittori più rappresentativi del gotico internazionale. Continua in ascesa il successo di “Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio. Oro e colore nel cuore dell'Appennino”, ospitata nelle due sedi di Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli, e curata da Andrea de Marchi e Maria Rita Silvestrelli. La mostra richiama ogni giorno l’interesse di critica e pubblico, con presenze sia singole che di gruppi e scolaresche. Tra i visitatori d’eccellenza, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il direttore del Metropolitan Museum di New York Keith Christiansen, venuto appositamente a Gubbio, in forma privata, per la mostra. Particolare attenzione è stata espressa anche dalla stampa sia regionale che nazionale, con ampie recensioni e approfondimenti tematici.
La mostra “Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio” è il punto di partenza per ricomporre in maniera efficace la vicenda di un artista dalla forte personalità. Ottaviano Nelli fu protagonista indiscusso del Quattrocento eugubino. Formatosi nell'ambito della cultura tardogotica, seppe fondere la tradizione locale con elementi desunti dalla pittura lombarda e dalla miniatura francese. Nelle sale espositive sono presentate alcune delle testimonianze qualitativamente più alte ed emblematiche della sua arte quali polittici, anconette e affreschi strappati, con prestiti provenienti da importanti istituzioni e collezioni private. Fulcro dell’esposizione è la ricostruzione integrale a Palazzo Ducale di un grande pentittico francescano ricomposto per la prima volta nel suo aspetto originario. L’opera fu, infatti, smembrata ed oggi è conservata in cinque sedi diverse tra Italia, Francia e Stati Uniti. La mostra resterà visitabile fino al 9 gennaio 2022.
Il Sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati: “È per noi davvero motivo di orgoglio riscontrare il grande successo di visitatori e critica riscosso in questi mesi dalla mostra su Ottaviano Nelli. Ci siamo fortemente impegnati per far sì che questa mostra non fosse una mera esposizione, ma un autentico momento di crescita culturale: anche per questo abbiamo ritenuto opportuno riportare definitivamente a Gubbio alcuni importanti frammenti di affreschi staccati alla fine dell’Ottocento e venduti al miglior offerente. Rispetto a un passato di spoliazioni e alienazioni improvvide, quindi, abbiamo voluto riconquistare il nostro patrimonio culturale, restituendolo al godimento del grande e numeroso pubblico. Sotto la guida prestigiosa del prof. Andrea De Marchi e della prof.ssa Maria Rita Silvestrelli, giovani e giovanissimi studiosi hanno poi battuto le piste di Ottaviano Nelli, ricostruendo il suo operato e ripercorrendo i suoi passi negli archivi, all’interno di chiese, cappelle, oratori e palazzi nobiliari, intercettando mercanti d’arte, antiquari, collezionisti. Il risultato di tale coinvolgente, attento e minuzioso lavoro è una mostra della quale siamo fieri, nonchè davvero felici per il successo e la popolarità riscontrata sia tra gli studiosi sia tra il grande pubblico”.
La direttrice di Palazzo Ducale, Paola Mercurelli Salari: “Il buon successo di pubblico dimostra che operazioni culturali sostenute da un solido progetto scientifico sono in grado di attrarre sia l’attenzione di specialisti, come provano le numerose presenze di associazioni culturali, sia visitatori ordinari, affascinati da un progetto arricchito da un percorso che favorisce la scoperta di luoghi meno noti della città. Anche le scuole hanno accolto con entusiasmo la proposta, partendo da questa mostra per avviare progetti biennali nel nome dei Montefeltro e della tradizione culturale eugubina. In questo senso i musei coinvolti hanno colto appieno il loro ruolo di propulsori per il territorio”.
Particolarmente apprezzato dai visitatori è l’itinerario urbano collegato alla mostra, con i cicli di spettacolari narrazioni presenti nelle principali chiese cittadine. Ottaviano Nelli, infatti, visse ed operò a lungo ed ogni angolo di Gubbio conserva tracce della sua instancabile operosità. Di particolare rilievo sono gli affreschi in Santa Maria Nuova, con la “Madonna del Belvedere” dalla bellezza commovente e la solenne “Crocefissione”. La scoperta di Nelli prosegue in Sant’Agostino, Santa Maria della Piaggiola, San Francesco, Fraternita dei Laici (o dei Bianchi), San Domenico e canonica di San Secondo (cappella Panfili di Jacopo Bedi).
Per chi desidera conoscere al meglio l’arte di Nelli sono attive visite guidate su prenotazione sia alla mostra che alle chiese dell’itinerario urbano, curate dall’Associazione Culturale la Medusa (tel. 075 9220904 - 350 1974164; info@medusacultura.it).
Un notevole lavoro scientifico ha accompagnato la produzione e realizzazione della mostra, con la produzione di un approfondito catalogo (Silvana Editoriale). Una vera e propria monografia di 500 pagine con la raccolta sistematica di tutte le opere realizzate dal Nelli tra Umbria e Marche, arricchito da uno straordinario apparato iconografico di oltre 300 immagini.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/12/2021 09:44
Redazione