Superati i 100mila visitatori (102.300), per più di mille persone al giorno, con 857 gruppi organizzati, quasi nove al giorno, e un totale di 1.292 visite guidate. Sono solo alcuni dei numeri raggiunti nei cento giorni di durata della mostra dal titolo "Il meglio maestro d'Italia. Perugino nel suo tempo" ospitata dalla Galleria nazionale dell'Umbria di Perugia, dal 4 marzo all'11 giugno, a 500 anni dalla morte dell'artista attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento. Si è quindi tradotto in un successo di pubblico, ma anche di critica, il "ritorno" di Pietro Vannucci nella sua Perugia, come hanno ricordato durante la conferenza stampa di bilancio i curatori Marco Pierini, direttore della Galleria nazionale dell'Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo, i quali hanno anche presentato l'atteso catalogo finale (Dario Cimorelli editore) di 600 pagine, che contiene otto saggi che approfondiscono le tematiche che Perugino ha sviluppato nella sua carriera, le schede di 60 opere e una ricca bibliografia. Insieme a loro anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che ha mostrato riconoscenza e gratitudine agli organizzatori. "Speravamo e forse in cuor nostro sapevamo - ha affermato Pierini - che sarebbe stato un successo, ma non pensavamo che sarebbe stato questo successo. I numeri sono straordinari, è impossibile negarlo, ma non sono tutto e da soli non bastano. Il vero dato eccezionale sono le manifestazioni di affetto e i complimenti ricevuti, da parte dei visitatori e anche della stampa che ha speso parole importanti". Quantità e qualità, quindi, pare siano andate d'accordo. "Lungimiranza", per Pierini, la parola chiave per descrivere l'esperienza: "L'idea è stata quella di aprire più possibile a tutti, con il biglietto di ingresso alla Galleria che è rimasto uguale anche durante la mostra e con il catalogo ora che costa la metà di quello che detta solitamente il mercato". In merito al catalogo ha spiegato i motivi del ritardo dell'uscita: "Abbiamo aspettato per dare un prodotto che rimanesse nel tempo e con un elevato standard di scientificità, un prodotto pensato come punto di arrivo sul Perugino". A 20 anni dalla precedente mostra realizzata sul Perugino questa appena conclusa, con un costo di 1,5 milioni di euro, per Pierini "ha restituito un Perugino diverso e soprattutto attuale e contemporaneo". Una mostra durata solo 100 giorni ma dal successo "trasversale", come ha inoltre sottolineato la co-curatrice Picchiarelli, per una vera e propria partnership scientifica realizzata insieme ai direttori e ai conservatori dei maggiori musei al mondo: dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, al Musée des Beaux-Arts di Caen (da dove è tornato straordinariamente in città lo "Sposalizio della Vergine"), dalla National Gallery di Washington alla National Gallery di Londra, dal Louvre di Parigi alla Gemäldegalerie di Berlino. "Credo che la soddisfazione più grande - ha commentato Picchiarelli - sia stata la trasversalità del gradimento della mostra che ha parlato a tutte le fasce di età e a tutti i livelli di conoscenza, con le guide che hanno accompagnato le visite con il linguaggio giusto a seconda del pubblico che avevano davanti". È stato poi evidenziato il risultato riguardante la fruizione da parte delle scuole. Nei suoi quattro mesi di apertura, l'esposizione ha visto passare 435 gruppi scolastici, ovvero 9.671 studenti delle primarie e secondarie provenienti perlopiù dall'Umbria e dalle regioni vicine. La promozione della mostra - è stato infine evidenziato - ha viaggiato sui canali dei media digitali, con i social della Galleria che hanno raggiunto una copertura media di 53.730 per i post di Facebook, con una media delle interazioni di 22.607. Per quanto riguarda Instagram, gli account raggiunti sono stati 238.000, con 24.400 interazioni. Il sito web ha visto accessi di oltre 450mila visitatori singoli, per un totale di 911mila pagine visitate.
Perugia
12/06/2023 16:34
Redazione