Tagina, nuovo appello di Cgil al Ministro Di Maio: "Servono gli ammortizzatori sociali, altrimenti la ripartenza e' compromessa"

La Tagina è ripartita ma per farlo a pieno regime ha bisogno di un sostegno importante degli ammortizzatori sociali: e allora i sindacati invocano l'intervento del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico: 

"Ad oggi non è stato ancora sciolto il nodo della concessione (o meno) della cassa integrazione straordinaria alle maestranze di Tagina, una delle poche aziende manifatturiere della fascia appenninica ad avere oltre 100 dipendenti, ma anche e soprattutto un piano industriale per il rilancio già approvato dal giudice in fase di concordato. Il risanamento e il rilancio dell'azienda gualdese - precisano dalla Cgil - passa dal mantenimento del livello occupazionale e da una nuova organizzazione del lavoro, per cui è necessaria formazione e rotazione del personale".

A scrivere sono Euro Angeli e Fabrizio Framarini per le segreterie provinciali e regionali di CGIL. Il tema è la concessione della cassa integrazione ai lavoratori della storica azienda ceramica di Gualdo Tadino che, nonostante il passaggio di consegne al nuovo gruppo imprenditoriale laziale, attendono ancora lumi per gli ammortizzatori sociali: da qui l'appello sindacale al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.

"Il rischio, più che concreto, è quello che senza ammortizzatori l'azienda potrebbe essere costretta a mettere mano ai licenziamenti e questo deve essere evitato ad ogni costo. Le istituzioni locali - precisano Angeli e Framarini - da Sindaco a Regione, sono impegnate, ora però tocca al governo dare l'ultima risposta. C'è un'azienda, ci sono gli imprenditori, c'è un piano di rilancio e ci sono i lavoratori: manca solo un po' di tempo per mettere in fila tutto e per questo servono gli ammortizzatori sociali. Mettere per strada i lavoratori - conclude Cgil - sarà un'ulteriore tegola per questo territorio già messo a dura prova dalla crisi degli ultimi anni".