Tartufo: produzione dimezzata, prezzi alle stelle

L’inaugurazione sotto pioggia e vento non ferma gli amanti del tartufo bianco di Gubbio e delle sue specialità. Nonostante il cielo minaccioso, il centro storico e le vie del gusto si sono animate con cittadini e turisti decisi ad approfittare, nella giornata di festa, degli appuntamenti e dei profumati banchi della “XXXI Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari” di Gubbio. Si va a caccia dell’affare, in una stagione povera di soddisfazione per i tartufai dell’Eugubino – Gualdese. Il caldo torrido ha fatto strage di tartufi, facendo schizzare in alto il prezzo del bianco pregiato che oscilla tra i tremila e cinquemila euro al chilo a seconda delle dimensioni. «E’ stata un’annata davvero disastrosa perché il caldo forte e prolungato ha seccato il tartufo e smorzato il tradizionale aroma – ha detto Mario Perugini, presidente dell’Associazione tartufai dell’Eugubino-Gualdese -. La nostra unica speranza è che qualche pioggia tardiva tra fine novembre e i primi di dicembre possa spingere la produzione, ma per ora è solo un’aspettativa». La flessione di questo inizio stagione, stimata dall’Associazione tartufai del comprensorio, è del 50% rispetto all’anno scorso. «La gran parte dei tartufai che sul territorio sono circa 2mila – ha puntualizzato Perugini – torna da giri anche lunghi a mani vuote o avendo fatto massimo una o due buche» . Il protagonista di questa cinque giorni del gusto, il tartufo bianco pregiato di Gubbio, ieri però ha voluto stupire il pubblico presente alla tradizionale pesatura del tartufo più grande. In mezzo a tartufi tra i 60 e i 200 grammi, è spuntato un bel pezzo di 432 grammi, portato in fiera a Gubbio da Martinelli tartufi di Pietralunga e cavato da un tartufaio locale tra Gubbio e l’Alto Tevere. Un vero e proprio colpo di scena, che fa sperare in una decisa ripresa. La cerimonia di premiazione è avvenuta al culmine dell’inaugurazione “bagnata” da pioggia e vento, alla quale hanno preso parte l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, il commissario liquidatore Mauro Severini, del sindaco di Gubbio Diego Guerrini, della Giunta comunale e delle autorità militari del territorio. Sono intervenuti al taglio del nastro anche il presidente dell’Associazione Città del Tartufo, Giancarlo Picchiarelli, e i sindaci dei Comuni dell’Alto Chiascio. «Il tartufo - ha affermato l’assessore Cecchini - è l’occasione più grande che abbiamo per promuovere l’Umbria con tutto quello che ha di eccellente dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico e architettonico. Gubbio contribuisce riproponendo un evento fieristico all’interno del centro storico, attento non solo al tartufo ma a tutto quell’artigianato e quell’enogastronomia simbolo della città. Elementi quest’ultimi che fanno grande l’Umbria». Insieme alla parte fieristica e alla mostra mercato del tartufo fresco e dei prodotti tipici locali provenienti dal territorio e dall’Italia, è ricchissimo il calendario degli eventi dedicati al mondo dell’enogastronomia. «Una caratteristica significativa della Mostra del tartufo di Gubbio – sottolinea Mauro Severini, già presidente della Comunità montana Alta Umbria e oggi commissario liquidatore – è la grande disponibilità dell’associazionismo e delle organizzazioni culturali, che ci hanno consentito in economia di mettere in campo un numero notevole di iniziative capaci di arricchire un programma spalmato quest’anno su cinque giorni». Entusiasta anche il sindaco di Gubbio, Diego Guerrini, che ha ricordato come «il tartufo sia un elemento di identità e cultura per il nostro territorio».