Una presunta organizzazione criminale dedita allo spaccio di cocaina nella zona di Spoleto è sta sgominata dai carabinieri che hanno arrestato tre persone di origini albanesi - con età comprese tra i 24 e i 35 anni - e sequestrato più di due chili della stessa sostanza stupefacente e 26 mila euro, nel corso delle perquisizioni disposte dalla locale procura. Gli investigatori ritengono che il guadagno per gli indagati scaturito dalla illecita attività sia quantificabile in circa 130.000-140.000 euro nell'arco degli ultimi nove mesi. Nella mattinata di martedì i militari della compagnia di Spoleto, coadiuvati per la parte esecutiva dal personale del compagnie carabinieri di Perugia e di Pescara, e dal nucleo cinofili di Firenze, hanno dato esecuzione all'ordinanza delle misure cautelari ed eseguito numerose perquisizioni nell'ambito dell'operazione denominata "Bricklayer". L'attività d'indagine, iniziata nel gennaio 2021, ha consentito di mettere in luce - riferisce l'Arma - un'organizzazione criminale con al vertice cittadini di origine albanese coadiuvati per la vendita al dettaglio da altre persone operanti in diverse zone del territorio spoletino. L'indagine di polizia giudiziaria, protrattasi sino al settembre scorso, è stata svolta con attività di tipo tradizionale, anche mediante costanti servizi di osservazione-controllo-pedinamento. Una decina di persone sono state segnalate amministrativamente. E' stato accertato che la base operativa era ubicata in un box auto dove era stato allestito un vero e proprio laboratorio clandestino, con rilevanti quantitativi di sostanza da taglio, attrezzature idonee al confezionamento della droga, una pressa idraulica per compattare il narcotico e uno specifico macchinario adibito al confezionamento di panetti di cocaina.