Tornano libere Rosanna Biagiotti e Stefania Chiavini, le due dipendenti della Raeegest di Gualdo Tadino indagate per l'inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Perugia per un presunto mercato illecito di rifiuti elettronici .
Il Gip di Bologna, dottor Alberto Gamberini, a cui è passato il fascicolo dopo che il Giudice per le indagini preliminari di Perugia Piercarlo Frabotta si è dichiarato incompetente per territorialità, essendo stati commessi i reati su suolo fuori di sua competenza, e rinviando il tutto al Tribunale di Bologna, ha disposto la perdita di efficacia delle misure cautelari nei confronti delle signore Biagiotti e Chiavini. T
Tolta anche la limitazione di libertà di movimento per un altro gualdese coinvolto nell'inchiesta e per altri sette indagati su territorio nazionale .
Resta invece in carcere Renzo Gatti , titolare della Raeegest di Gualdo Tadino .
La revoca dei domiciliari a carico delle due dipendenti, una delle quali risultante anche titolare di quote azionarie di un'azienda del gruppo, era stata richiesta dalle difese sin dalla prima ora.
L'avvocato Ubaldo Minell ( nella foto in galleria ) che cura gli interessi della signora Rosanna Biagiotti, aveva sottolineato per la sua assistita la completa estraneità ai fatti e comunque l'impossibiltà per la stessa di inquinare le prove. "Prendo atto con soddisfazione di questo rigetto del Gip di Bologna "afferma oggi, in attesa di chiarire la posizione della sua assistita.
Gubbio/Gualdo Tadino
07/02/2020 18:20
Redazione