38enne, di nazionalità rumena ma con una perfetta padronanza della lingua tanto da essere scambiata per italiana, residente nel comprensorio dell'eugubino-gualdese, di bella presenza, con precedenti per truffa. Potrebbe essere lei la falsa impiegata delle poste che da qualche mese a questa parte ha messo a segno una serie di truffe a danno degli anziani, sia a Gubbio che nei comuni del comprensorio.
La donna è stata individuata e denunciata in stato di libertà dai carabinieri della stazione di Sigillo, guidati dal maresciallo Alessandro Vetrulli; dopo un'accurata indagine su alcune truffe avvenute nell’eugubino-gualdese, i militari sono arrivati all'individuazione della donna, che era stata già controllata più volte dai carabinieri.
E' stata lei a truffare l'anziana di Sigillo che il 19 gennaio scorso ha ricevuto la visita di una signora gentile e di bell’aspetto, che si è presentata come impiegata di un istituto di credito, “per controllare - aveva detto - l'autenticità delle banconote delal pensione appena riscossa”.
La signora, di 73 anni, non ha indugiato un attimo e ha fatto accomodare la sconosciuta: un volta in casa ha finto di controllare le banconote, separando quelle vere dalle presunte false, per poi intascarsi, con gesto repentino, 1.500 euro in contanti e un libretto postale.
Soltanto dopo l'anziana si è resa conto di essere stata truffata ed ha avvertito i carabinieri della locale stazione. Ma la falsa impiegata potrebbe aver messo a segno altri colpi. Negli ultimi mesi sono stati infatti circa otto i casi di truffa accertati, sia nel comprensorio dell'eugubino-gualdese che nelle vicine Marche.
Tra questi anche la truffa avvenuta a dicembre a Casamorcia, ai danni di una 78enne, che si è vista sottrarre 3.500 euro in contanti, che l'anziana aveva messo da parte per acquistare un loculo al cimitero e il colpo messo a segno qualche mese prima in una frazione a sud di Gubbio, quando una signora di 81 anni, vittima dell'ingenuità e del desiderio di scambiare due chiacchiere con qualcuno, ha fatto entrare in casa una sconosciuta, consegnandole 3.500 euro.
L'ultimo episodio soltanto due settimane fa, a Isola Fossara, nel comune di Scheggia: la tecnica utilizzata è sempre la stessa, ma questa volta ha fruttato un bottino più magro perché la truffatrice è riuscita a portarsi via solo 300 euro. Ed ancora altri casi a Gualdo Tadino e nei comuni della fascia appenninica.
Insomma la truffatrice sembra aver racimolato un bel gruzzoletto di denaro, a danno di persone anziane che vivono da sole e che si vedono sottrarre i pochi risparmi accumulati nel corso della loro vita.
Ma forse per la falsa impiegata è arrivata la parola fine. I militari guidati dal capitano Giangabriele Affinito (nella foto) stanno infatti verificando insieme alle vittime delle truffe se la 38enne rumena abbia messo a segno altri colpi, oltre a quello del 19 gennaio. E dal 9 febbraio scorso, giorno della sua denuncia, alla caserma dei carabinieri di Gubbio non è stato segnalato nessun altro caso di truffa.
17/02/2009 08:38
Redazione