Truffe porta a porta: Enel mette in guardia dai falsi addetti

Come se le zanzare non bastassero, con l'arrivo del caldo tornano anche altri parassiti: i truffatori. E per essere più precisi, i falsi addetti dell'Enel. Una delle ultime denunce è scattata nella periferia sud di Perugia, e la modalità è la stessa degli altri episodi: suonano verso ora di pranzo, chiedono di vedere una bolletta per registrare il codice identificativo, per riscuoterne una non pagata o controllare il contatore. Il codice identificativo serve per cambiare contratto, e una truffa magistralmente creata da hacker si serve semplicemente del codice per deviare a insaputa del malcapitato i pagamenti mensili verso un altro contatto che non è Enel, ma uno di questi malviventi. Enel invita tutti i suoi utenti a pretendere sempre l'esibizione del tesserino identificativo, qualora si verificasse un caso del genere, poiché ogni dipendente è dotato della tessera identificativa con foto e i dati necessari al riconoscimento, e in caso di disservizi contattare il numero verde 803500. Nel secondo caso Enel raccomanda assolutamente di non accettare nessuna transazione economica a domicilio, dato che i pagamenti delle bollette non possono essere riscossi in contanti direttamente dai dipendenti, e che i controlli dei contatori vengono effettuati a distanza da Enel Distribuzione sui gruppi di misura. Nel caso in cui sia necessario un controllo manuale, verrà inviato personale qualificato e sempre dotato del tesserino plastificato di riconoscimento dipendente. Un campanello d'allarme in più soprattutto per gli anziani, le vittime preferite dai truffatori camuffati da impiegati Enel.