Ultimatum Marini: senso di responsabilità, passione e lungimiranza, o tutti a casa

Che la seduta del consiglio regionale odierno, il primo dopo la crisi politica in seno al Pd scaturita dalle nomine della sanità, sarebbe stata complessa lo si era capito già dalle prime: battibecco tra la presidente del consiglio, la "bocciana" Donatella Porzi e la presidente della giunta regionale Catiuscia Marini sull'ordine del lavori. Il prosieguo però riservava molto di più. Maglia nera, cipiglio fisso e discorso scritto in mano , la presidente della Regione ha ripercorso le tappe che hanno portato alle nomine della sanità "Tappe – ha detto – condivise dall'assessore Barberini che ha abbandonato il percorso solo all'ultimo miglio" . La pubblicazione di un avviso su scala nazionale per redarre un elenco di professionisti tra i quali scegliere una rosa di candidati lo scorso luglio, l'insediamento ad ottobre di una commissione tecnica per la valutazione dei 108 curricula pervenuti e la conclusione dei lavori a dicembre con conseguente scrematura e individuazione di 18 candidati . Poi il giocoforza interpretato dal requisito di avere o meno esperienza nel campo locale. "Sapere – ha detto la presidente- che alla guida della sanità umbra ci sia chi ha contribuito in questi anni a costruirla, mi dà più serenità e garanzie ". Queste erano solo le parole d'introduzione in un intervento che ha poco dopo virato sulla questione politica : la frattura nel Pd secondo la Marini riguarda solo ed esclusivamente i nomi non i progetti , perchè da parte della presidente c'è tutta la volontà di andare verso la definizione di un nuovo piano sanitario regionale che possa sperimentare nuove soluzioni e organizzazioni, così come voluto anche dalla componente bocciana . E se il motivo per cui si discute non sono i contenuti, ma solo le facce della sanità allora la Marini affonda il colpo: " Questa non è un'arena; per fare le innovazioni bisogna che gli attori escano da questo campo e facciano leva sulla buona politica". Ma cos'è la buona politica? Quale gli attributi di chi governa? Marini cita Weber : passione, senso di responsabilità e lungimiranza . " Se queste qualità non sono presenti oggi in aula – ha avvertito la presidente guardando i consiglieri del Pd – allora non ci sto a contare di volta in volta i numeri, 13, 9, 8 . Vengono meno le basi per governare ". Ovvero, fuori da parafrasi, oggi si va tutti a casa . Poi, in chiusura d'intervento, il gesto di apertura: l'invito a Barberini a rientrare in giunta: " Con la stessa fiducia – ha detto Marini – che ha sempre avuto ". Lunga pausa del consiglio, incontri in corridoio e stesura di documenti . Poi si rientra in aula per la discussione .