Domenica 9 gennaio sarà l'ultima sera che vedrà disegnato l’Albero di Natale più Grande del Mondo sulle pendici del Monte Ingino di Gubbio; è stata una 41esima edizione molto particolare a causa dell'emergenza pandemica. Nonostante ciò, l’Albero di Gubbio, grazie ad un nutrito gruppo di volontari, gli alberaioli, che operano dal 1981, è riuscito ancora una volta nel suo intento: portare per il mondo una luce di speranza e un messaggio di incoraggiamento, fratellanza e calore umano. Con un grande sforzo organizzativo si è riusciti a svolgere una cerimonia di accensione in una location inusuale ma non meno suggestiva, che ha regalato ai presenti e ai tanti collegati alle varie piattaforme di streaming momenti di pura magia e gioia. Al Comune di Gubbio, alla Diocesi e all’associazione Avis sono andati i ringraziamenti del comitato. Realtà unite nei principi di condivisione, tolleranza e fratellanza e animate dalla volontà di valorizzare e promuovere la cultura e l’immagine nel mondo della città di Gubbio. “Pur nelle difficoltà di quest’anno – hanno commentato con soddisfazione gli ‘alberaioli’, guidati dal presidente Giacomo Fumanti – siamo riusciti ancora una volta a regalare un Natale speciale alla nostra comunità eugubina e al mondo intero. Un Natale di luce e di colori, per fugare paure e disperazione, per riempire di stupore i volti dei nostri piccoli e rasserenare anche di poco chi vive momenti critici, dando speranza a tutti”. “Doveroso” concludono gli Alberaioli “è l’arrivederci al 7 dicembre 2022 per la 42esima edizione, con l’impegno di riuscire ancora una volta a riempire di meraviglia gli occhi e i cuori di tutti”.