Umbertide.Lavoratori Seas, a presto la convocazione di un tavolo regionale.

Lavoratori e sindacati uniti e compatti nel gridare il proprio “no” al silenzio, assolutamente ingiustificato, che sta riguardando la vertenza Seas. Un “no” gridato anche ieri nel corso di un’assemblea che ha riunito, attorno allo stesso tavolo, le maestranze dell’azienda umbertidese, da tempo ormai nell’occhio del ciclone dopo la nota vicenda giudiziaria relativa agli appalti truccati emersa la scorsa primavera, e le sigle sindacali di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil e motivata dal fatto che nelle due ultime settimane la proprietà avrebbe definito, in maniera però del tutto unilaterale, un piano di rilancio del gruppo definito “fantomatico” dalle rappresentanze sindacali interessate a questa difficile vertenza. Infatti, la situazione finanziaria dell’azienda, non certo rosea, non permette allo stato attuale la definizione di alcun piano e per questo i sindacati sono scesi di nuovo al fianco dei lavoratori rigettando sulla proprietà anche le polemiche, già sollevate alcuni mesi fa, di discriminare i lavoratori per ciò che più specificatamente riguarda la corresponsione degli stipendi arretrati avanzati da questi ultimi. E mentre criticità sono avanzate anche per ciò che concerne le modalità con cui la Seas sta facendo transazioni, i lavoratori tornano a chiedere la convocazione immediata di un tavolo regionale minacciando che, se entro il 30 gennaio l’azienda non provvederà al pagamento delle somme dovute, saranno avviate azioni legali per il recupero dei crediti.