Si è tenuto presso il Centro socio-culturale San Francesco di Umbertide l'incontro tra i Comuni della Zona sociale n. 1, i soggetti interessati alla programmazione sociale territoriale e l’assessore regionale alla Coesione Sociale e Welfare Luca Barberini. L'iniziativa, alla quale hanno partecipato anche la Usl Umbria 1, le cooperative sociali, le associazioni volontariato, i patronati e le organizzazioni sindacali, è stata promossa con il fine di sottoporre all’attenzione dell’assessore Barberini le problematiche sociali emergenti nel territorio ed avanzare osservazioni, suggerimenti e proposte da inserire nella nuova programmazione sociale regionale.
I lavori sono stati aperti dal sindaco Marco Locchi che ha sottolineato l'importanza dell'incontro, “finalizzato a dare vita ad una nuova fase e a promuovere – ha detto – un impegno corale delle Istituzioni e del terzo settore, anche di fronte al consistente calo delle risorse a disposizione”.
Poi ha preso la parola l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Città di Castello Andreina Ciubini che, a nome dei Comuni della Zona sociale n. 1, che ha sottoposto all'assessore Barberini alcune richieste comuni, come la necessità di un quadro giuridico e normativo certo, di linee di indirizzo per la programmazione territoriale e di indicazioni concrete per attivare la riforma Isee in maniera uniforme su tutto il territorio, sottolineando al contempo lo sforzo fatto dai Comuni altotiberini per superare la frammentazione e mettere in piedi servizi integrati e condivisi, promuovendo una vera e propria cultura di ambito, grazie anche al prezioso contributo delle associazioni. La parola è poi passata alla responsabile del Distretto sanitario Altotevere della Usl Umbria 1 Daniela Felicioni che ha sottolineato il prezioso apporto proveniente dall'associazionismo e dal terzo settore che contribuiscono, insieme all'Azienda sanitaria, a promuovere servizi sanitari, sociali e socio-sanitari rispondenti ai bisogni reali del territorio.
Quindi è stata data la possibilità alla platea di intervenire per sottoporre all'attenzione dell'assessore Barberini alcune delle questioni cruciali riguardati il welfare nel comprensorio altotiberino. Ad intervenire Liana Cicchi (Cooperativa Asad), Mario Tosti (Istituto Zerobarriere), Alessandro Piergentili (Cgil, Cisl e Uil), Pierluigi Bruschi (Caritas Città di Castello), Stefania Bagnini (Commissione Pari Opportunità Umbertide), Federico Bianchini (Cooperativa Il Poliedro) ed Enrico Landi (Associazione Le Fatiche di Ercole).
Le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale Barberini che ha illustrato le principali novità del Piano sociale regionale, un piano che risponde alle mutate esigenze di una società che invecchia (gli ultra 65enni in Umbria hanno superato il 24%) e che vede nascere sempre meno bambini (nel 2015 sono avvenuti meno di 5.000 parti, dato che ci riporta al 1918). “E' questa la vera sfida del Piano sociale regionale”, ha detto l'assessore Barberini, ricordando però anche il ricco patrimonio sociale di cui la Regione dispone e da cui si può partire per definire nuovi servizi rispondenti ai nuovi bisogni.
“Abbiamo messo la persona con le sue necessità al centro del Piano e abbiamo introdotto un nuovo strumento di misurazione, Siso, per determinare i livelli di sostegno e di bisogno. - ha spiegato l'assessore Barberini – Un piano che funzionerà se avrà gambe su cui poggiarsi e per questo la Regione ha deciso di non tagliare le risorse in bilancio destinate al sociale, a cui si aggiungono i 55 milioni messi a disposizione dal Fondo sociale europeo, oltre alla decisione del Governo centrale di tornare a stanziare risorse per il welfare”. Resta invece invariata la divisione della Regione in 12 Zone sociali, “a dimostrazione - ha detto Barberini – dell'attenzione ai territori e alle loro specificità”.
Città di Castello/Umbertide
06/02/2016 10:53
Redazione