E’ stata una festa di colori, sapori ed emozioni quella che sabato pomeriggio ha visto incontrarsi e conoscersi le 62 nazionalità presenti ad Umbertide. Al centro socio culturale San Francesco si è infatti tenuta l’iniziativa “Pace a km 0. 1+1+1+1+…= La nostra forza” promossa dal Coordinamento per la Pace Umbertide – Montone – Lisciano Niccone, in collaborazione con il Coordinamento Enti Locali per la pace, la Tavola della Pace e le scuole del territorio che stanno partecipando al programma nazionale di educazione alla cittadinanza “Pace, fraternità e dialogo”, e con il patrocinio dei Comuni di Umbertide, Montone, Lisciano Niccone e Pietralunga. Ad aprire la serata, che in seguito agli ultimi attentati che hanno sconvolto il mondo intero è diventata ancor più di stretta attualità, Giuseppina Gianfranceschi del Coordinamento per la Pace che ha spiegato i motivi dell’iniziativa, nata come un'occasione per conoscersi e per scambiare le proprie esperienze ed emozioni, perché è soltanto attraverso il dialogo e la comprensione che è possibile costruire un percorso di pace e fratellanza che ponga fine alle guerre, alla violenza e al terrorismo. Sono inoltre intervenuti il sindaco di Umbertide Marco Locchi, l'assessore Raffaela Violini, la professoressa Anna Boldrini in rappresentanza dell'Istituto superiore Leonardo da Vinci e il coordinatore degli Enti locali per la pace Flavio Lotti che da Umbertide ha rinnovato il suo appello al dialogo e alla comprensione. “Oggi ci conosciamo – ha detto – e da domani quando ci incontreremo ci saluteremo e continueremo a coltivare questo rapporto di amicizia e fratellanza”. Poi la parola è passata a loro, alle 62 nazionalità di Umbertide, ai colori, ai sapori e alle emozioni che rendono davvero unica questa città. Persone provenienti da ogni parte del mondo, dall'Africa nera all'Asia passando per le Americhe e l'Europa, ma che per molteplici motivi hanno deciso di vivere ad Umbertide, si sono presentate attraverso un video che ha messo in luce la multiculturalità di questa città, poi hanno preso il microfono e con la voce a tratti rotta dall’emozione, hanno raccontato la loro storia, cosa li ha spinti a lasciare il loro Paese, cosa hanno lasciato nella loro terra natale e cosa hanno trovato in quella che è da subito diventata la loro nuova casa. E nei vari racconti che si sono susseguiti ognuno ha ritrovato un po’ di se stesso e della sua storia, stringendo un legame di affetto e di amicizia con gli altri che difficilmente si potrà spezzare. L’iniziativa si è poi conclusa con un tuffo nei sapori del mondo, grazie a molte delle nazionalità presenti che hanno offerto assaggi di piatti tipici del loro paese perché la conoscenza e l’integrazione passano anche dal palato. Insomma sabato sera Umbertide si è trasformata nella città della pace, pervasa da suoni, sapori e colori di terre lontane, nella convinzione che la diversità è una risorsa preziosa, in grado di far crescere e sviluppare le comunità che sono in grado di apprezzarla.
Città di Castello/Umbertide
23/11/2015 16:31
Redazione