Nei primi sei mesi del 2013 in Umbria sono stati spesi in giocate circa due milioni di euro al giorno. Per contenere e disincentivare il gioco d'azzardo la Giunta regionale dell'Umbria intende approvare un disegno di legge.
E' quanto affermato stamani a Perugia dalla vicepresidente della Regione Umbria con delega al welfare, Carla Casciari, durante la conferenza stampa organizzata per illustrare l'attivita' del gruppo di lavoro intersettoriale istituito dalla Giunta, su iniziativa della
presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, degli assessori alle politiche sociali, Carla Casciari e al commercio e tutela dei consumatori, Fabio Paparelli, con l'obiettivo di contrastare e prevenire il gioco patologico.
"Il gioco compulsivo e quindi patologico - ha detto la vicepresidente - e' ormai una vera piaga sociale e sanitaria. Si tratta in pratica, di vera dipendenza 'legale' e senza uso di sostanze che, negli ultimi anni, ha visto anche in Umbria, un'espansione travolgente, trasversale a tutte le fasce d'eta' e condizioni socioeconomiche". La Giunta regionale ha stabilito di istituire un gruppo di lavoro intersettoriale, che avviera' ufficialmente l'attivita' giovedi' prossimo. "In Consiglio regionale - riferisce la vicepresidente - sono stati gia' depositati due disegni di legge che prevedono tra le varie azioni anche degli obblighi precisi per i gestori delle attivita' commerciali e la formazione del personale che opera nelle sale da gioco. Mentre, nell'atto che ha definito le finalita' del gruppo e' prevista anche la predisposizione di un piano formativo per gli operatori sanitari, sociali e scolastici, l'individuazione di misure di incentivazione nei confronti degli esercizi che non ospitano slot machines, nonche' la stesura di una carta deontologica che orienti gli operatori dei mass media a non trattare acriticamente e in forma seduttiva il gioco d'azzardo".
Sarebbero circa 365 i milioni spesi dagli umbri per giocare con le cosiddette 'new slot' o 'videolottery' nei primi 6 mesi dell'anno, praticamente 2 milioni di euro al giorno. In Umbria ci sono 92 sale di videolottery (di cui 60 a Perugia e 32 a Terni) e oltre 5.463 apparecchi new slot sparsi tra gli oltre 1.480 esercizi commerciali che li alloggiano. LA far crescere il numero dei giocatori patologici - ha precisato il direttore del dipartimento dipendenze dell'Asl Foligno-Spoleto, Sonia Biscontini - e' anche la crisi. Con l'aumentare delle difficolta' economiche, per larghi strati della popolazione, aumenta regolarmente anche la quota di denaro che ogni anno viene affidata al gioco, con importanti ripercussioni finanziarie e sociali sugli stessi interessati e sulle loro famiglie".
Relativamente alle tipologie di gioco preferite, al primo posto per gli umbri c'e' il 'Gratta e Vinci', seguono il Lotto, le scommesse sportive, il gioco con le carte e infine, quelli on line, che coinvolgono anche e, soprattutto, i minori. Prevalentemente si gioca al bar tabacchi, presso le case di amici e nelle sale scommesse.
Perugia
04/02/2014 16:04
Redazione