Un marchio "doc" per la bistecca altotiberina. Lunedi di Pasqua degustazione a Pietralunga

Difendere la "chianina" dai tentativi di imitazione attraverso l'istituzione di un marchio altotiberino e la realizzazione di percorsi gastronomici "doc" con tanto di menu certificato. Sono questi alcuni degli obiettivi che gli oltre 36 allevatori del comprensorio altotiberino si prefiggono di raggiungere a partire dalla giornata dedicata ai "sapori della chianina" che si svolgera' lunedi di Pasqua nel suggestivo centro storico di Pietralunga. Degustazioni guidate alla ricerca delle eccellenze del settore agro-alimentare a base di bistecche, olio umbro e "sagrantino". Comunita' montana, comune di Pietralunga, Cia e Consorzio produttori carne bovina pregiata delle razze Italiane, sono scesi in campo per difendere e tutelare la prelibata bistecca e le parti meno nobili della "chianina" apprezzata dai buongustai di tutto il mondo. Oltre mille capi allevati in altotevere, in particolare nei comuni di Citta' di Castello, Pietralunga ed Umbertide, per un indotto economico che ogni anno supera i cinque milioni di euro, rappresentano un settore produttivo in profonda espansione della zootecnia locale che merita adeguata attenzione. "La manifestazione di lunedi prossimo - hanno detto il presidente della comunita' montana, Mauro Severini e l'assessore Mirco Ceci - costituira' un momento di riflessione e progettualita' per potenziare e difendere la certificazione della carne chianina, che assieme al tartufo bianco e' uno dei fiori all'occhiello dell'agroalimentare". "La Chianina non teme imitazioni - hanno preseguito Francesco Fedeli, presidente provinciale degli allevatori e Paolo Fratini responsabile della Cia Alta umbria - da piu' parti pero' si tentano pericolose manipolazioni genetiche per "clonare" una carne unica per qualita' e resa". Quella di lunedi prossimo a Pietralunga, non sara' dunque soltanto una succulenta degustazione ma un vero proprio "cartello" in difesa della bistecca made in altotevere...