Il Comune di Gualdo Tadino, nell’ottica della rivalutazione del patrimonio storico, artistico e culturale, ha promosso alcune iniziative per valorizzare la figura e le opere di Matteo da Gualdo in occasione del cinquecentenario della morte. Il comitato organizzativo ha elaborato un programma che, tra le varie iniziative, ha previsto visite guidate nei luoghi di Matteo, la ricostruzione dell’ambiente storico-politico e del tessuto sociale della città di Gualdo Tadino, in relazione alle esperienze e alle opere dell'’artista. Il progetto, commissionato dalla Società Cooperativa Sistema Museo e dal Comune di Gualdo Tadino, è iniziato nel mese di gennaio con una serie di incontri preparatori. La dott.ssa Linda Panfili di Sistema Museo ha fornito agli alunni le prime indicazioni sull’articolazione del progetto e una introduzione storica sull’epoca e sulle opere di Matteo; l’esperto Leonardo Leonardi ha illustrato la ricerca svolta da alcuni studenti dell’Istituto per geometri nel 1980 sul “cabreo” di Giuseppe Valiani (il cabreo è una serie di dipinti, commissionati dai frati, realizzati da Valiani nel 1731); l’architetto Nello Teodori ha fornito informazioni sugli insediamenti urbani nell’Umbria e nelle Marche, con particolare riferimento alla struttura che aveva Gualdo Tadino nel periodo dell’artista. Dopo questi incontri preparatori è iniziato il lavoro del plastico; alcuni particolari, come il portone e l’abside, sono ancora presenti nella chiesa di S. Francesco, altri sono stati ricostruiti grazie al cabreo di Valiani. Nei disegni non era chiara la tipologia di tutte le finestre presenti, per cui gli alunni hanno dovuto fare un lavoro di interpretazione, con l’aiuto del prof. Giuliano Ceccoli .Dopo aver rielaborato i diversi dati è iniziata la vera e propria fase operativa di realizzazione del plastico. Alcuni particolari importanti hanno richiesto molta cura e precisione come il portone, l’abside, il portico ed il campanile. I materiali utilizzati sono stati: legno di balsa (particolarmente leggero ed indicato per i modellini), polistirolo, sabbia, segatura, colla. Le attrezzature sono state molto semplici: taglierino, forbici, seghetto, riga e squadra. Malgrado gli strumenti rudimentali, alla fine il prodotto realizzato è di grande effetto. Piena è stata la soddisfazione di tutte le parti coinvolte. I ragazzi hanno lavorato con molto entusiasmo, hanno approfondito la conoscenza dei monumenti del territorio in cui vivono, intuendo sia com’era la vita nella “Piazza” della Gualdo quattrocentesca, sia com’è cambiato nel tempo il contesto architettonico. Il lavoro li ha riportati indietro nel tempo: mentre assemblavano i vari pezzi erano come immersi in un viaggio nel passato, e con la mente potevano immaginare gli spazi e gli ambienti di allora. Il lavoro è stato molto impegnativo, ma anche molto piacevole e ci auguriamo che possa essere utile come testimonianza per le generazioni future. Il 24 maggio, presso la chiesa di S. Francesco, si è svolta la giornata conclusiva - alla presenza delle autorità locali e di rappresentanti delle Istituzioni scolastiche - che ha visto la presentazione dell’intero Progetto e dei lavori realizzati dai singoli istituti che compongono il “Casimiri”, in un percorso guidato attraverso le vie antiche della città, con la visita alla Pinacoteca che raccoglie le opere di Matteo da Gualdo. Il plastico realizzato dalla classe 4As dell’Istituto tecnico per geometri è stato donato al Comune di Gualdo Tadino e rimarrà esposto nella chiesa di S. Francesco.
03/06/2008 17:23
Redazione