Una Sir Perugia a corrente alterna ma in crescendo soffre e alla fine batte Modena al tie break dopo un'estenuante maratona di 2 ore e mezza, in un PalaBarton incandescente: e' finale scudetto per il secondo anno di fila per il sestetto di Lollo Bernardi che ora difenderà il tricolore contro la Lube Civitanova.
Straordinario per intensità e contenuti tecnici il confronto con l'Azimut Modena capace di portare alla quinta partita i campioni in carica, anche se col senno del poi, il rammarico è doppio: nella serie per non aver approfittato in gara 1 dell'azssenza di Atanasijevic, rivelatosi determinante anche in quest'ultimo match; e nella quinta gara per aver dilapidato prima un vantaggio di 23/17 nel secondo set e quindi un vantaggio di 2 set a 1.
Primo set ad appannaggio di Modena che sull'asse Arnaut-Zaytsev non sbaglia un colpo e approfitta dei tanti errori in battuta e in attacco della Sir (evanescente in avvio Leon, murato 2 volte di fila): non è un caso che su un errore in battuta del cubano si chiuda il set 25/19.
Nella seconda frazione stesso copione, con battute inefficaci di Perugia e la squadra di Velasco che invece si fa sentire: un ace di Zaytsev porta il match sul 20/15. Lanza non c'è, e viene murato per il 22/17. A quel punto Bernardi gioca il jolly Hoag, che in battuta è capace di infilare 4 ace e con un attacco fuori di Modena la gara torna in incredibile equilibrio 23/23. Si va punto a punto ai vantaggi con un muro di Podrascanin che rompe l'equilibrio sul 26/25 chiuso da un attacco micidiale di Atanasijevic che regala l'insperato pari (27/25).
Sembra la svolta del match, anche perchè la Sir parte bene nel terzo (3/0) ma alla distanza è invece Modena che rimette il confronto in equilibrio: sul 21/21 è polemica per un'infrazione fischiata dall'arbitro, ma è l'ace di Cristienson a dare il punto decisivo (24/22), coronato da una veloce di Mazzone che inchioda il 25/23.
Alla Sir di quest'anno però torna utile un PalaBarton che sostiene in modo incessante il sestetto di Bernardi. E così anche in una giornata storta, basta un Leon ai suoi livelli negli ultimi due set, perchè decisivi si rivelano il solito imprendibile Colaci in difesa e un ritrovato Atanasijevic in attacco. E così dopo un approccio ancora incerto (7/3 Modena), il riscatto perugino è firmato dagli attesi ace di Leon (una battuta tocca i 131 km/h) e gli attacchi di Bata. Dal 12/11 per Perugia si procede punto a punto, con i primi errori pesanti degli emiliani: tre muri di fila da parte della Sir certificano che l'inerzia è cambiata (22/17) e anche Lanza, finora in ombra, partecipa alla riscossa piazzando il 24/19. Un muro fuori cercato e trovato da Leon porta al 25/20 e al tie break.
Il PalaBarton è una bolgia e praticamente Modena non scende in campo. Atanasijevic trascina i bianconeri con attacchi incontenibili sul 5/2 prima e sull'8/4 poi. Ancora Bata e Lanza in pipe allungano. Lo schiacciatore azzurro si fa valere anche in battuta e porta il tie break sull'11/5. Modena non c'è più. Lanza gongola in piena esaltazione offensiva ancora da pipe sul 12/6, Leon è implacabile col 13/7 e dopo un ace di Bata è ancora il cubano a chiudere set e incontro giocando sul muro gialloblù per il 15/8 finale. Il PalaBarton è una bolgia e Sirci balla come un fanciullo pregustando un'altra serie da sogno contro la Lube.
Mercoledi' 1 maggio si riparte subito con gara 1 della finale scudetto contro la Lube dell'ex Fefè De Giorgi.
Perugia
28/04/2019 20:52
Redazione