Un lavoro di pubblica utilità, interventi quotidiani al servizio del cittadino. È di questo che si occupano i Vigili del Fuoco che oggi pomeriggio celebrano i festeggiamenti in onore della loro patrona S. Barbara. In chiusura d’anno è tempo di bilanci e quelli redatti dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco riguardano il numero e il tipo di attività svolte nel corso dello stesso. Attraverso i dati fornitici dalla sede folignate del comando provinciale dei Vigili del Fuoco abbiamo potuto constatare che sono state addirittura 1400 le azioni a cui i vigili operanti nel nostro distaccamento hanno dovuto ottemperare. Si tratta, pertanto, di una media di circa 4 operazioni giornaliere che possono distinguersi per difficoltà, gravità e numero di persone coinvolte. Analizzando, quindi, il report consegnatoci possiamo constatare che circa un quarto degli interventi è stato causato da incendi e parliamo di 322 azioni di questo tipo di cui in un solo caso il divampare delle fiamme era stato causato da uno scoppio. Altra importante causa per cui i vigili del fuoco sono stati chiamati ad intervenire, nel periodo che va dal 1 gennaio 2010 al 1° dicembre, riguarda la consueta apertura di porte e finestre, intervento operato in 385 casi quest’anno che viene classificato dagli addetti ai lavori nella categoria dei vari. Tale tipo di intervento rappresenta, stando appunto al resoconto finale, quasi una routine. Da non sottovalutare l’importanza anche di operazioni come il soccorso a persone, 32 per i Vigili di Foligno in questo 2010, o altre azioni quali: ascensori bloccati 18 casi; servizio assistenza 4 casi; fughe di gas 25 le operazioni concluse, una in più rispetto al lavoro di lavaggio delle strade come ad esempio a seguito di incidenti. Il lavoro dei Vigili del Fuoco, pertanto, racchiude una grande varietà di incarichi che possono concernere recuperi in genere o interventi di statica in cui rientrano valanghe, frane e dissesti di ogni genere. Ai Vigili compete inoltre il recupero di veicoli a seguito di cause di vario tipo, ma anche quello di salvataggi differenti, di persone e animali che, ad esempio, quest’anno hanno impegnato i vigili in 31 occasioni. Non solo il fuoco, dunque, fa si che uomini e mezzi dei Vigili si muovano per intervenire, anzi nel 2010 in 39 circostanze è stata proprio l’acqua a creare l’allarme, creando danneggiamenti, 39 i casi, a cui hanno dovuto fronteggiare proprio gli uomini del 115. Nel computo totale, infine, vanno anche conteggiate le operazioni non più necessarie, 63, o il falso allarme, registratosi 31 volte quest’anno. Un mestiere da tenere in particolare considerazione dunque, un’attività svolta da uomini che molte volte possono rivelarsi eroi di casa nostra.
04/12/2010 12:24
Redazione