Verini (Pd): interrogazione al ministro Cancellieri sul Giudice di pace

"Chiediamo al governo di individuare soluzioni adeguate e definitive all'annoso problema dell'inquadramento dei giudici di Pace e della continuità del servizio dei loro uffici, alla luce dell'ampliamento delle loro competenze, dell'avvenuta revisione delle circoscrizioni giudiziarie al fine di risolvere i gravissimi ritardi che affliggono il sistema giustizia". Lo dicono Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, e Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd, primi firmatari di una interrogazione al ministro Cancellieri, sottoscritta da tutti i deputati Pd in commissione Giustizia della Camera, in merito allo sciopero dei giudici di Pace indetto dal 25 novembre al 6 dicembre. "Non sono più rinviabili tempestive ed efficaci misure - prosegue Verini - riguardanti la situazione dei giudici di Pace, in particolare per assicurare l'efficienza complessiva del sistema e assicurare la conformità alle indicazioni provenienti dalle più alte istituzioni Europee come la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. Anche le proposte provenienti dall'ANCI devono essere tenute in considerazione in modo da garantire presidi di giustizia di prossimità sul territorio, al fine di scongiurare quella che si annuncia essere una vera e propria paralisi del servizio giustizia. La funzionalità e l'efficienza degli Uffici dei giudici di Pace sono a serio rischio di paralisi a causa della scadenza del mandato che avverrà nei prossimi mesi e in concomitanza dell'entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria che prevede l'eliminazione di numerosi uffici. La proroga del loro contratto prevista nella legge di stabilità di solo un anno, invece di quattro. Il ministro Cancellieri intervenga per garantire continuità di lavoro per i giudici di Pace".