La settimana più difficile in casa Sia Coperture si è alla fine chiusa positivamente con la vittoria di Montespertoli. Peccato soltanto per quei tre punti che erano a portata di mano (due le palle match avute a disposizione sul 2-0) e per un risultato rimesso in gioco al quinto set, ma quando si vince il bilancio non è mai negativo, anche se di punti ne arrivano 2 invece di 3. Era oltretutto uno scontro diretto e per giunta in trasferta: certamente, un bottino pieno avrebbe significato tenere a +5 la zona retrocessione; le 3 lunghezze di vantaggio sono comunque una buona dote. E fra le note confortanti del sabato sera fiorentino, c’è stato senza dubbio il ritorno di una Giulia Bartolini che ha ricominciato a “pizzicare” da posto 4. L’auspicio è che il peggio sia davvero alle spalle. Con la 24enne schiacciatrice tifernate commentiamo l’impresa che ha aperto la fase di ritorno del campionato di B1. Intanto, una curiosità: San Giustino è una sorta di ammazza-toscane. Ogni volta che le he incontrate è riuscito sempre a batterle e 9 punti su 14 li ha conquistati proprio con le formazioni di questa regione. “Sarà magari una felice combinazione – dichiara sorridendo la Bartolini – perché da una parte è positivo, ma dall’altra è bene ricordare che ci sono soltanto tre squadre della Toscana fra le nostre avversarie”. Immagino che questa vittoria ve la sarete gustata con una punta di amaro. “Purtroppo sì, perché portar via i tre punti sarebbe stato come dare un colpo di spugna a una settimana davvero particolare: mezza squadra influenzata e costretta ad allenarsi fino al giovedì senza il tecnico, perché influenzato pure lui. Insomma, le condizioni meno indicate per preparare una gara fondamentale per il prosieguo della stagione. Ciononostante, eravamo lì a un passo dalla bella impresa: anche nel terzo set, eravamo riuscite a rimontare dal 16-21 per andare sul 24-23 in nostro favore. C’è mancato l’ultimo acuto e questo ha fatto allungare la partita, perché poi nella quarta frazione abbiamo subito il contraccolpo psicologico, ma è anche vero che all’inizio del tie-break abbiamo cancellato tutto dalla nostra mente: volevamo riprenderci la vittoria e lo abbiamo fatto”. Già, il tie-break: l’unica frazione di partita che hai saltato. Non ne avevi proprio più? “Sì, fino a quel momento – in due ore piene di gioco – avevo dato tutto, però non era il caso di andare oltre. Non ce la facevo più. È un segnale di ripresa dopo le vicissitudini poco fortunate di questa annata, ma ancora debbo lavorare per tornare al top. Sono tuttavia soddisfatta della mia prestazione e spero di dare sempre più un contributo importante”. Avrebbe potuto respirare di più in classifica, la Sia Coperture San Giustino, ma respira ugualmente … “Ed è importante, perché d’ora in poi affronteremo tutte le squadre di testa con l’intermezzo del Cesena, che avremo fra le mura amiche”. Quanto è importante, allora, essere di nuovo tutte e 12 a disposizione? “E’ sicuramente un’altra cosa; d’altronde, era dal periodo iniziale della stagione che, per un motivo o per l’altro, qualcuna di noi rimaneva sempre ai box. Ora che siamo al completo, la differenza a livello di allenamento si nota e anche bene”. Che cosa ha insegnato la partita di Montespertoli con le sue situazioni le varie emozioni? “Che dovremo soffrire e stringere i denti fino all’ultimo per conquistare la salvezza, senza fare affidamento sulle disgrazie delle altre squadre. Ma questo lo sapevamo già prima di sabato: Montespertoli lo ha solo confermato”. Dopo due trasferte di fila, ecco i due impegni casalinghi contro Olimpia Ravenna e San Lazzaro di Savena. Il pronostico sulla carta non è dalla vostra parte, ma … “Questo non ci deve fermare, perché non è detto che, azzeccando la giornata, non si possa fare qualche punto”. Anche perché alla Sia Coperture San Giustino manca ancora la grande impresa di stagione. “Se stiamo concentrate, la possiamo realizzare”.
Città di Castello/Umbertide
03/02/2017 11:37
Redazione