E' stato un saluto corale e ideale da parte dei familiari e della comunità eugubina, del mondo imprenditoriale e di quello istituzionale, a Giovanni Colaiacovo, fondatore con i fratelli Pasquale, Franco e Carlo di Colacem, di cui ancora oggi era Presidente, e delle società appartenenti al gruppo Financo. Le esequie si sono svolte alla chiesa di San Pietro di Gubbio, con una celebrazione, limitata ai più stretti familiari, secondo le direttive del decreto in vigore proprio dal 4 maggio, officiata dal Vescovo di Gubbio Luciano Paolucci Bedini e dal parroco di San Pietro don Mirko Orsini.
Un ultimo omaggio che ha voluto sottolineare la figura di Colaiacovo non solo come personaggio di spicco del mondo economico e imprenditoriale - da oltre 50 anni anima e colonna della principale realtà industriale locale - ma anche come grande protagonista di molteplici iniziative sociali, culturali e aggregative della città. Come dimostrava la presenza anche dei labari dell'associazione "Maggio Eugubino", della Famiglia dei Santubaldari e della Società Operaia di Mutuo e soccorso, in chiesa.
Ma anche il profilo di padre, nonno, fratello, che ne è emerso dai commossi ricordi che hanno concluso la cerimonia, portati dalla figlia Maria Carmela, dal fratello Carlo, dal dirigente di Colacem, Mario Nardelli e il tenero saluto finale della nipote Susanna.
Un imprenditore che insieme ai tre fratelli, Pasquale, Franco e Carlo ha costruito un impero lasciando un'impronta forte in un'epoca di grande espansione dell'economia, e restando un riferimento anche per i più giovani in questi ultimi tempi decisamente difficili. Ma non sono mancati anche i riferimenti ad un'indole sempre improntata al dialogo e alla generosità, ai forti legami con la tradizione, alla passione sportiva per il Gubbio, al saper fare e al tempo al saper condividere momenti di socialità che facevano parte del suo essere eugubino.
Nel corso della diretta curata da TRG, che ha proposto la cerimonia anche per consentire ai tanti che avrebbero voluto parteciparvi di essere presenti, non sono mancati contributi di ricordo e cordoglio, dalla nota inviata dalla Presidente della Regione Tesei (che ha parlato di una “scomparsa che crea un vuoto in tutti noi, ma al tempo stesso lascia in eredità i suoi insegnamenti ed il suo approccio professionale e umano”) ai comunicati del sindaco Stirati e del presidente della Provincia Bacchetta, fino alla testimonianza in video del presidente di Confindustria Eugubino-Gualdese, Matteo Minelli e in studio del presidente del Maggio Eugubino, Lucio Lupini.
E poi immagini dagli stabilimenti del gruppo Colacem dove è stata fatta suonare la sirena, e osservare un minuto di silenzio alle 15, orario di inizio dei funerali, omaggio che è stato fatto non solo nel vicino stabilimento di Ghigiano, da cui è iniziata l'epopea imprenditoriale di Colacem, ma anche a Semonte dal gruppo Barbetti, che ha voluto a suo modo fare omaggio al sor Giovanni: e nello stesso momento, sirena e minuto di silenzio negli stabilimenti di Colacem sparsi in Italia e all'estero, da Tunisi fino alla Repubblica Dominica e Haiti.
Un'eco che si è propagata come un gigantesco grazie: che se non potrà colmare un vuoto inconsolabile per familiari e amici, certamente aiuterà a ricordare l sor Giovanni con quello stesso sorriso con cui era solito approcciarsi con tutti. Imprenditori, uomini d'affari, dirigenti d'impresa così come amici e persone comuni con cui sapeva condividere passioni e sensibilità. E anche da TRG ci piace ricordarlo con la simpatia e la disponibilità con cui era puntuale a porgere gli auguri nel brindisi natalizio ogni anno in redazione: con una parola di stima, di incoraggiamento e un'immancabile battuta. Ci piace ricordarlo così. E salutarlo come tutti lo chiamavano: addio sor Giovanni.
Gubbio/Gualdo Tadino
04/05/2020 19:24
Redazione