E' un 25 aprile dal sapore speciale quello che si celebra a Gubbio. Non solo per gli omaggi del sindaco Stirati ai monumenti ai caduti e al Mausoleo dei 40 Martiri, in forma privata, e con la fascia tricolore.
E' alle 10 che accade qualcosa che non era previsto ufficialmente: torna a farsi sentire dalla torretta di Palazzo dei Consoli il suono del Campanone: una doppia "sbatoccolata" (la seconda, alle 10.30) che avviene a sorpresa dei più, concordata tra Comune e Comapagnia Campanari per omaggiare il 25 aprile. Sulla torretta presenti solo due campanari, uno al "batoccolo" (il giovane Pierpaolo Tomassini) e l'altro alla campana più piccola (il veterano Luigi Barbi): un'emozione forte, dopo due mesi di clausura, risentire le note del Campanone in una giornata che negli anni scorsi era salutata dall'esibizione congiunta con gli Sbandieratori. Tanti gli applausi dalle finestre di molte abitazioni del centro storico.
La mente inevitabilmente è scivolata indietro di 36 anni, al 1 maggio 1984 quando a meno di una settimana dalla forte scossa di terremoto del 29 aprile, il Campanone tornò a suonare infondendo nella comunità eugubina uno straordinario segnale di risveglio e reazione alla calamità.