Il giorno dopo la visita del presidente nazionale antimafia, Nicola Morra, l'Umbria ha subito istituito la commissione regionale antimafia, come previsto da settimane. La decisione è arrivata dai 19 capi-gruppo dell'Assemblea legislativa presenti in aula, che stamane, presso Palazzo Cesaroni hanno votato l'atto all'unanimità.La Commissione d' inchiesta su "analisi e studi su criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose, corruzione e riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti” riferirà in Aula ogni 6 mesi e sarà composta da otto consiglieri, cinque dei quali designati dai presidenti dei gruppi di maggioranza, che indicheranno il presidente, e tre da quelli di minoranza, dai quali arriverà il nome del vicepresidente. Terminerà il lavoro entro 30 mesi dalla seduta di insediamento con possibile proroga.“Un passo importante – l'ha definito Tommaso Bori del Pd- che assume un valore particolare dopo la visita della Commissione nazionale antimafia". Le inchieste in corso, infatti, coinvolgono per la prima volta le amministrazioni pubbliche e la politica, con l'ombra di condizionamenti da parte di organizzazioni criminali. “Serve, dunque, una forte reazione della politica e delle istituzioni - ha detto ancora Bori.Concorde su questo anche Thomas De Luca del movimento 5 stelle: “Occorre portare in commissione antimafia le varie vulnerabilità del territorio. In primo luogo i rifiuti, per non lasciare spazio alla penombra - ha concluso”."È un atto dovuto ma non scontato" ha aggiunto Stefano Pastorelli della Lega, che ha dichiarato di essere pronto ad una collaborazione a 360°.Positivo anche Vincenzo Bianconi, del gruppo misto: “La Commissione deve fare fronte all' arrivo di organizzazioni che attecchiscono dove ci sono economie in crisi e opportunità di fare profitti in una Regione che deve ancora affrontare il tema della ricostruzione. Necessario dunque dedicare un elevato grado d'attenzione agli appalti pubblici.”
Il servizio in onda questa sera alle ore 20.20 al canale 11 di TrgMedia.