“R….da sempre…per sempre”. Questo lo slogan che ha accompagnato le Oltre 300 persone presenti al “Luzi” di Gualdo tadino per ricordare Riccardo Pizzi, deceduto a soli 30 anni proprio mentre stava mettendo in pratica la sua più grande passione, ovvero giocare a calcio: un malore di natura cardiaca difatti è stato fatale a Riccardo in una nefasta domenica di fine estate, per la precisione il 28 Agosto 2016, durante il primo tempo di una partita di Coppa Italia con la maglia del Cannara. E per il terzo anno Riccardo viene ricordato da amici, compagni e familiari in un torneo a cui partecipano tutte le 5 squadre in cui il centrale difensivo nativo di Pieve di Compresseto, frazione di Gualdo Tadino al confine con Gubbio e Valfabbrica: Gualdo Casacastalda, Cerqueto, Atletico Gualdo Fossato,Sassoferrato-Genga oltre al già citato Cannara. E a conquistare il torneo sono stati proprio i rossoblù di mister Alessandria, attesi domenica all'esordio in D, che nella finale dove erano già qualificati d'ufficio hanno battuto 2-0 il GualdoCasacastalda, con la compagine del tecnico eugubino Pierotti che in precedenza aveva fatto proprio il girone con le altre tre compagini partecipanti. Oltre alle squadre partecipanti, la famiglia di Riccardo ha voluto premiare anche alcune persone o associazioni che sono stati sempre vicini a Riccardo come la pro loco di Pieve di Compresseto, il fotografo Sandro cagliesi che ha portato in dono una targa con alcuni suggestivi scatti in cui è ritratto Riccardo, il tecnico eugubino Gianni Francioni che è stato un secondo padre calcistico ma non solo per lo sfortunato calciatore gualdese oltre a Stefano Garofoli e la moglie Giovanna, da sempre attivi per organizzare il memorial e commemorare Riccardo. Nel corso della serata è stata effettuata anche una raccolta fondi per l'acquisto di un defibrillatore con la volontà di famiglia, amici e conoscenti di ricordare Riccardo tutti gli anni in questi giorni dell'anno anche se il sorriso e la bontà di un ragazzo eccezionale assieme alla maglia numero 5 è vivo ogni singolo giorno nell'anima di chi lo ha conosciuto