Vandalismo a Gubbio, interviene Gagliardi: "Manca lungimiranza, basta una pattuglia di vigili urbani"

"Cinquecento ragazzi delle scuole medie superiori, il 70% dei quali minorenni. Diversi bivacchi montati sin dalla sera prima. Un evento “spontaneo” e “rituale” che si ripete da decenni, sempre nello stesso luogo, organizzato sin dal suono della prima campanella. I ragazzi, e non è da escludere anche le ragazze, hanno sbagliato nell’esercitare violenza sulle cose e, purtroppo, pare pure sulle persone. Ma non vi è stato neanche un briciolo di lungimiranza a suggerire seppure discrete forme di controllo". Si sposta sul fronte politico la vicenda della devastazione vandalica al parco di Coppo consumatasi l'8 giugno scorso in occasione della chiusura dell'anno scolastico. Dopo la condanna dei giorni scorsi di sindaco Stirati e assessore Damiani interviene il capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale Francesco Gagliardi che si interroga su quella che definisce "scarsa lungimiranza" da parte delle forze dell'ordine municipali: "Sarebbe bastata una pattuglia della polizia municipale che, a qualunque ora, avrebbe di sicuro “intuito” quanto stava per accadere o avrebbe potuto magari interrompere quanto stava accadendo. In fondo, cinquecento ragazzi, radunati in un’area circoscritta, un interesse per l’ordine pubblico dovrebbero pure suscitarlo. Una pattuglia della polizia municipale, prosegue Gagliardi, farà poche ore di straordinario questa sera e, d’ora in avanti fino a settembre, una volta a settimana per “presidiare” il centro storico dagli Unni e dagli Ostrogoti. Si prevede un leggero incremento delle multe in zona ZTL che renderà soddisfazione agli illeciti “tollerati” il resto dell’anno". Gagliardi conclude polemizzando con l'attuale amministrazione comunale che nei mesi scorsi "ha autorizzato il consumo di bevande alcoliche, fino ai 5 gradi e solo per maggiorenni in un famoso evento che si è tenuto a Semonte, contro il parere espresso dalla competente Commissione comunale. L’esempio si da con i fatti e non con le parole" conclude Gagliardi.