Si è concluso nel pomeriggio di domenica 9 novembre, a Napoli, il IV Congresso Nazionale dei Giovani Democratici, con l’elezione all’unanimità di Virginia Libero a nuova segretaria nazionale: una figura capace di unire le due mozioni e rappresentare le diverse sensibilità e territori dell’organizzazione.
Il titolo scelto per il Congresso, “Pane e tempesta” – citazione dal romanzo di Stefano Benni – ha rappresentato un messaggio di speranza e, allo stesso tempo, un invito a rimboccarsi le maniche dopo anni complessi per le nuove generazioni. A rappresentare i Giovani Democratici di Gubbio sono stati Elena Tomarelli e Alessandro Gambini, che, insieme al resto della delegazione umbra, hanno partecipato a un intenso dibattito con oltre cento interventi tra delegati, esponenti del partito, rappresentanti della società civile e del mondo dell’associazionismo. Tra gli ospiti più rilevanti, anche figure della politica internazionale come l’ex premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, intervenuta in collegamento dalla COP30 di Belém. Presenti inoltre Roberto Fico e Piero De Luca, insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che con la loro partecipazione hanno restituito l’immagine di una coalizione forte, credibile e coesa. Applausi anche per gli interventi della segretaria del PD Elly Schlein e del presidente del partito Stefano Bonaccini, oltre che per la toccante testimonianza dei rappresentanti del PD nella Global Sumud Flotilla – il deputato Arturo Scotto, l’europarlamentare Annalisa Corrado e il consigliere regionale lombardo Paolo Romano, giovane militante GD.
Il Congresso ha affrontato numerosi temi centrali: dal diritto allo studio, alla casa, fino a un lavoro dignitoso e sicuro, ricordando con emozione la vicenda di Luana D’Orazio, giovane madre vittima di un tragico incidente sul lavoro. Ampio spazio è stato dedicato anche alla sanità pubblica, al benessere psicologico dei giovani, e ai diritti civili, in particolare quelli delle donne, della comunità LGBTQIA+ e dei giovani italiani di seconda generazione, ancora in attesa di pieno riconoscimento giuridico. Infine, lo sguardo si è rivolto alla scena internazionale, con riflessioni sul conflitto in Ucraina, sulla tragedia palestinese, sulla guerra in Sudan e sull’emergenza climatica. Il quadro che emerge da questi due giorni è quello di una giovanile che non si limita a essere palestra politica, ma che sa esprimere una nuova classe dirigente, capace di proporre idee e soluzioni su temi centrali per il futuro del Paese. Con la conclusione del Congresso, i Giovani Democratici di Gubbio sono pronti a ripartire con nuove attività sul territorio.
Gubbio/Gualdo Tadino
12/11/2025 19:05
Redazione