"Gubbio cultura e multiservizi": il bilancio della società al centro del Consiglio comunale

E' tornato a riunirsi ieri il consiglio comunale di Gubbio. Al centro dell'attenzione la relazione di Enrico Viola sull'attività della società "Gubbio Cultura e Multiservizi". Ben tre ore di dibattito tra maggioranza ed opposizione in merito alla questione delle assunzioni del personale. "L'evidenza pubblica l'ho intesa ripescando le persone che già da 7 anni lavoravano all'interno del museo con un contratto Co.co.co. - ha affermato Viola in merito alle 9 operatrici museali di Palazzo dei Consoli - Credo nella trasparenza, ho agito in autonomia al fine di dare risposte certe e me ne assumo tutte le responsabilità. Inoltre ogni nuovo posto - ha aggiunto - sarà legato ad un concorso pubblico". Critica l'opposizione, a partire da Chiocci (An) che ha sottolineato come "sia in atto uno sconfinamento delle capacità di Gubbio Cultura" e da Biancarelli (Ds). "La società muove ben un terzo delle tasse dei cittadini e gestisce circa il 20% dei dipendenti comunali - ha affermato - ma lo fa senza il controllo delle autorità competenti. Inoltre - ha aggiunto - il decreto Bersani stabilisce che la società debba avere un oggetto sociale unico. La violazione di tale norma potrebbe portare all'annullamento di ogni azione". A Biancarelli ha fatto eco Tognoloni (Socialisti Uniti) secondo il quale "la farmacia non può essere gestita assieme a museo ed assistenza scolastica". A sottolineare invece le capacità manageriali di Viola e l'opportuna regolarizzazione del lavoro precario i consiglieri Fecchi (Rifondazione) e Baldinelli (Verdi). Ceccarelli (Comunisti Italiani) ha invece evidenziato la "mancanza di un piano generale delle esternalizzazioni". Infine il sindaco Goracci ha ringraziato Viola per il suo operato, sottolineandone le capacità gestionali